Kevin Graves è un grafico giovane ma già molto insofferente e a disagio con se stesso. Lavora per una grossa agenzia pubblicitaria di Los Angeles e la sua divisione è composta da cinque persone. Ha dei buoni rapporti con tutti, eccetto che con Noah Cooper, un collega coetaneo che non potrebbe essere più diverso da lui.
Kevin è intollerante e sarcastico nei suoi confronti, appare quasi disgustato dalla personalità di Noah e infastidito dal fatto che non faccia niente per nascondere la propria omosessualità. Noah, dal canto suo, sembra perfettamente a proprio agio e non perde occasione per flirtare e divertirsi; non sempre però riesce a ignorare le pessime battute di Kevin.
I loro battibecchi raggiungono, a volte, livelli così eccessivi che persino il calmo e maturo team leader, Patrick Foley, finisce per spazientirsi e posizionare le loro scrivanie ai lati opposti dell’ufficio. Forse è arrivato il momento di trasferire Kevin in un’altra divisione, lontano da Noah. Ma è quello che Kevin desidera?
Si può davvero trovare un equilibrio se non si è onesti con se stessi e con le persone che sostengono di amarci?
Perfetto. Un capolavoro semplicemente perfetto, ed è l’unico aggettivo che mi viene in mente dopo aver finito questa stupenda lettura. Perfetta la scelta stilistica dell’autrice di narrare la storia dal solo pov di Kevin Graves. Perfetta la caratterizzazione di questo personaggio così tormentato e destabilizzato dai sentimenti che prova per Noah Cooper, perfetto quest’ultimo che invece si trova a proprio agio con la sua sessualità e non ha remore nel mostrarla. Perfetto il contesto, con una trama coerente, lineare e verosimile fino alla parola fine. Perfetti i personaggi che ruotano intorno alla storia, i fratelli di Kevin e i colleghi, Anna, Patrick e Russel. Perfetta la scelta di iniziare al presente per poi catapultarci indietro agli anni del liceo, dove la storia d’amore tra i due protagonisti prende forma e sostanza. Perfette le scene d’amore, quello scambio di sentimenti non detti ma che sono lì, a fare da cornice a un’anima inquieta e angosciata quale è quella di Kevin. Forse l’ho usato troppe volte questo aggettivo, ma sinceramente non ne ho trovati altri. È stata una di quelle trame talmente avvincenti e coinvolgenti da farmi mettere in stand by la mia vita per due giorni, fino a quando, cioè, non ho letto la parola fine…ieri sera ho fatto l’una pur di arrivare in fondo…
L’ho letteralmente divorato, ma poi questa mattina ho dovuto rileggere con calma e, ammetto, più di una volta, l’ultimo capitolo. Perché è tutto racchiuso lì, il senso del libro. Adoro le parole che Noah rivolge a Kevin, forse è in quel momento che la fragilità di questo ragazzo, così dolce e determinato, viene realmente fuori. Quindi, vi consiglio di gustarvelo e di soffermarvi a leggere quelle ultime pagine così ricche di sentimenti ed emozioni, che a me hanno fatto battere forte il cuore. Se non si è ancora capito, questo è uno dei libri più belli letti negli ultimi tempi e non può assolutamente mancare nella libreria di chi apprezza questo genere di storie.
5 stelle sono poche, ma di più non si può…
Alla prossima!
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