La felicità può durare un giorno, come la vita di una farfalla, ma le farfalle vivono intensamente ogni secondo della loro esistenza.
Kyle e Reese sono giovani, ma hanno conosciuto troppo presto la sofferenza, al punto da isolarsi dal mondo per cercare un modo tutto loro di superare le difficoltà.
Kyle riversa nella musica tutta la rabbia che non riesce a esprimere, Reese cerca nella musica un modo per uscire dal tunnel del suo dolore. Quando a Reese viene assegnato Kyle come tutor, sulle prime le cose non vanno bene. Kyle non è felice dell’incarico, Reese sembra non voler collaborare e quindi l’esperimento sembrerebbe destinato a non funzionare, questo finché un incontro fortuito non cambierà il corso delle loro scelte.
I due non lo immaginano, ma hanno in comune più di una cosa, più di un momento buio da condividere. Lento e dolce, un sentimento nuovo riscalderà loro il cuore. Qualcosa che, forse, è una promessa di luce dopo un periodo di profonda oscurità.
Ma il destino a volte può scrivere note che non vorremmo mai sentire e che potrebbero minacciare per sempre la nostra felicità. Ci sarà posto, nel mondo, per il loro amore? O dovranno soccombere sotto i colpi di una sorte che non vuole dar loro tregua?
Non avevo letto mai niente di questa autrice, una piacevole e sorprendente scoperta, di una dolcezza infinita in questo romanzo.
Uno yound-adult, una melodia dolce e soave, una nota indimenticabile, un colpo al cuore silenzioso e doloroso.
Due giovani ragazzi, un talentuoso pianista e una perspicace allieva, un dolore che li accomuna, una melodia dettata dal cuore.
Maestro e allieva e un piano che fu galeotto.
Un amore armonioso, dolce e melodioso.
La musica il loro rifugio.
“Non so come ci riesci. A tirarmi fuori dal baratro ogni singola volta.”
Due esseri affini nel dolore, che si isolano da quel mondo che li ha fatti solo soffrire.
Un rapporto il loro, difficile da dimenticare, impossibile da cancellare, ma se il destino ha per loro in serbo qualcosa di insospettabile?
Scritto in prima persona con pov alternati, una storia che mi ha donato tanto, che mi ha fatto trattenere il respiro fino alla fine e mi ha fatto urlato a squarciagola “NO” tra le lacrime.
“Prometti che non rinuncerai… a vivere. Hai giurato di non fuggire.”
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