Sembra un giorno di pioggia qualunque quello in cui Licia, disoccupata trentenne, si ritrova in casa un ospite “inaspettato”: un gattone rosso un po’ male in arnese che decide di adottarla. L’incorreggibile Saverio le impartirà alcune importanti lezioni sulla vita e l’aiuterà finalmente a conquistare il cuore del bel tenebroso di cui si è invaghita, utilizzando un metodo poco ortodosso ma molto efficace: scavando nel suo giardino!
Secondo racconto della serie Cuore di gatto, la nuova avventura letteraria di Sara P. Grey e Cristina Origone.
Ormai mi sono resa conto che riconoscerei l’amata penna di Sara P. Grey fra mille, che sia un chick-lit o un romance micioso, la sensazione che ho quando la leggo è come quella che provavo da bambina quando mangiavo le Frizzy Pazzy (ve le ricordate? Quelle che frizzavano in bocca?).
La sua scrittura è dolce ma anche scoppiettante nella sua ironia, i suoi personaggi femminili hanno sempre quel “non so che” che le fa passare dalle sfigate che sembrano a donne strepitose, basta grattare un pochino sotto la superficie.
E anche Licia rispecchia questo cliché: è single, disoccupata, ma non per questo passa le giornate a compatirsi sul divano. È una ragazza attiva che si fa in quattro per il prossimo, aiutando le persone anziane del suo condominio, curando il verde comune, soccorrendo gatti…
E proprio gatto Gatto, che poi diventerà Saverio, compirà la magia e riuscirà dove Licia ha sempre fallito: farsi notare da Andrea, il tenebroso e affascinante vicino del quarto piano.
Se Licia è divertente, Saverio è esilarante, oltre a essere anche molto saggio! Ritroviamo anche qui pov alternati umano/felino e sono pensieri profondi e commoventi quelli di questo randagione rosso:
“Non appartenere a nessuno è una gran fregatura. Significa che nessuno si preoccupa che tu abbia la ciotola sempre piena e un posticino tranquillo dove appisolarti, che nessuno ti ripara quando piove, o ti avvolge in una coperta calda perché tu non senta il morso del gelo. [… ] Significa avere sempre fame, freddo in inverno, caldo in estate […] Non appartenere a nessuno vuol dire anche che nessuno appartiene a te. O sentirà la tua mancanza quando non ci sarai più.”
Il tema di questo secondo racconto, come avrete intuito, è la solitudine; tutti i protagonisti principali ne sono afflitti, da chi ha perso una persona cara a chi non l’ha ancora trovata, ma ognuno di loro gestisce la propria solitudine, il proprio dolore in modo differente: chi si apre agli altri per unire due ombre e creare una luce, chi si rinchiude, respingendo tutti e rimanendo al buio, altri si intrufolano nelle vite altrui per scostarsi dalla propria monotonia, cercando di migliorarle.
L’autrice ha saputo districarsi in modo egregio rimanendo in equilibrio fra ironia e dolcezza, sfiorando in modo delicato i timori dei suoi personaggi, dando loro la forza per uscirne.
Saprà la luce di Licia rischiarare le tenebre di Andrea, e Gatto Saverio con le sue magie feline portare semplicità e chiarezza nei cuori di chi ama?
Tanti umani credono di essere loro a “salvare” un gatto, la verità è che sono i gatti che arrivano a salvarci da noi stessi. Possono essere gatti di un gattile, di un rifugio o come quelli che trovi per strada … Come gatti sotto la pioggia…
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