Review Party “Come non innamorarsi del capo” di Whitney G.

 

 

Fare il dottore a New York non è semplice, soprattutto se, come me, gestisci una clinica privata piena di incompetenti con il vizio dell’assenteismo. Negli ultimi sei mesi ho dovuto eseguire fin troppe operazioni di routine: di norma non sarebbe un problema, se non fosse che io ho abbandonato da un pezzo la medicina generale, adesso dovrei essere un dannato terapeuta … Così, quando al mio team si è finalmente aggiunta una persona più capace, ero al settimo cielo. Questo finché non ho scoperto che il nostro nuovo dottore non era altri che la donna che mi ha dato buca due settimane fa. La stessa che mi ha piantato in asso dopo che avevamo deciso di spostare nella realtà le nostre bollenti chat online…

Romanzo intero o novella?

Mi sono fatta più volte questa domanda, perché la recensione dipende molto dalla risposta.

Come non innamorarsi del capo è, infatti, una lettura fresca, frizzante e piccante al punto giusto! La scrittura è fluida, i personaggi sono belli tosti, decisi e sfrontati, i loro dialoghi incalzanti e divertenti, per non parlare dei messaggi intriganti che si scambiano via chat! E’ tutto perfetto per una novella!

Ma se fosse, invece, un intero romanzo? No, non cambierebbe nulla di quanto scritto sopra, sia chiaro, ma ci troveremmo davanti a dei “vuoti” nella storia, a parti frettolose, pezzi persi per la strada, avvenimenti troppo veloci per un completo coinvolgimento del lettore.

Preferisco quindi considerarla una bellissima novella a tutti gli effetti, sperando tuttavia che l’autrice prenda in considerazione l’idea di ampliarla e di completarla (in tal caso rileggerei tutto al volo perché, ripeto, questa storia e i suoi personaggi meritano davvero!).

Una domanda per la Newton: perché cambiare il titolo originale?

Dirty doctor era sicuramente più rappresentativo e intrigante!

Stesso discorso per la cover: l’immagine originale del dottore batte i dadi e la valigia 10 a 0! Non c’è paragone, nonostante i sottintesi!

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