Altro riuscitissimo romanzo della Fierro, il secondo della dilogia sugli Arcangeli. Come si evince da tutte le recensioni che scrivo dei suoi libri, apprezzo tantissimo il modo di scrivere di questa autrice. Sa attirare il lettore nella storia, gli permette di diventare uno dei personaggi, dà modo di percepire ogni sensazione ed emozione.
Interessante come venga fuori l’idea che non si possa vivere scindendo completamente la gamma di colori: non solo la vita non è tutta bianca o nera, ma è proprio tutti i colori che sfumano l’uno nell’altro, tra il bianco e il nero. Diana stessa è la continua sfumatura tra i colori. Lei è una Neder ma potrebbe benissimo essere una Negromante. Lei è buona ma non solo. E soprattutto, lei sa cosa vuole e ha la forza fisica e mentale per superare ogni avversità. È quella figura di riferimento a cui si ispirano i suoi amici. Amo alla follia questo personaggio perché è il collante perfetto, colei che risolve l’impossibile, facendosi un mazzo così, ma facendolo sembrare una passeggiata.
Cosa posso dire degli Arcangeli? Ognuno di loro ha regalato qualcosa di importante alla protagonista e anche a me, tanto che credo me li porterò dentro in eterno. Rimarranno quei personaggi che ricordi di tanto in tanto con un sorriso sulle labbra.
Altro personaggio apprezzatissimo è stato Kaidan: una scoperta sia per i lettori che per se stesso. Il messaggio che scaturisce dalla sua storia è importantissimo ma non voglio svelare niente perché dovete capirlo voi.
Apprezzo molto la creazione dei personaggi creati dalla Fierro, in generale. Adoro il fatto di veder emergere spesso anche i secondari, così da creare un romanzo più profondo, intenso e piacevole.
Bella la storia, una di quelle che non ti aspetti. Niente di ciò che è stato scritto era prevedibile. E io adoro non prevedere il finale.
Non smetterò mai di leggere e di consigliarvi i suoi libri!
Lascia un commento