Review Party “Lasciami perdere” di Barbara Morini

 

 

 

Francesca è una fata molto speciale, Steno un principe per niente azzurro. Lei, dopo aver subìto violenza dieci anni prima, si è confinata in un mondo di incertezze e paure: non ha relazioni sociali e non si lascia toccare. Lui, rinomato ginecologo, scontroso e troppo diretto nelle sue esternazioni, ha appena scoperto il tradimento della moglie e deciso di abbandonare casa e routine a favore di una vita indipendente e solitaria. Con in mano una lista di obiettivi da raggiungere per ritrovare la propria identità, Francesca approda nello studio medico di Steno in cerca di lavoro e lui la assume come segretaria. Le loro vite, tuttavia, sono destinate a incrociarsi in modi differenti e più profondi, grazie anche all’aiuto di una Contessa eccentrica, inaspettata fata madrina. Attorno a loro una vicina che fa magie con ago e filo, due domestiche particolari e una strega in camice bianco. Tra polvere di stelle, desideri inespressi e candeline di compleanno, vivremo la magia di una storia dove tutto è esattamente come sembra.

E’ stata una lettura all’insegna dell’emozione, quella pura, quella delicata, una lettura scandita da tiepidi e lievi battiti di un cuore… Anzi due.

Un medico strambo, piuttosto scorbutico, da battute taglienti e offensive.

Lei la segretaria brutta e sfigata, con un passato alle spalle da cui scatena i mille timori e paure della sua realtà odierna.

Scritto in terza persona, l’intera storia si snoda in una quotidianeità da acquisire e una lista con vari punti da depennare.

Affrontare la realtà se da un lato crea paura dall’altro si ha la libertà, Steno e Francesca lottereranno per questa libertà, per riuscire a trovare la giusta routine, la giusta posizione nel loro mondo.

La lentezza della storia fa sì che il lettore acquisisce il pieno controllo dei protagonisti, la vera consapevolezza dei loro cuori, facendo proprie le paure di entrambi.

L’autrice ha affrontato i vari temi con una delicatezza disarmante, tradimenti, divorzio e violenze, fanno da sfondo, da protagonista e da cornice all’intero romanzo.

E’ uno di quei libri dove la rinascita è il vero fulcro, dove la rabbia e la paura crederanno di avere il ruolo di protagonista, dove i personaggi escono lentamente dal loro nascondiglio e l’amore prenderà forma delicatamente imponendosi in una realtà distorta.

I protagonisti riusciranno a conquistare il primato di attenzione nella loro fragile e meticolosa routine, scopriranno i veri sentimenti che li unirà.

Vari personaggi entreranno in conflitto con i protagonisti, altre saranno amiche, ci sarà una sorta di “fata” che correrà in aiuto più volte e un’altra che farà la parte di straga cattiva, i protagonisti si confronteranno con le loro paure e con la loro nuova realtà, vincendo su alcuni punti, tentennando su altri.

Entrambi i protagonisti riescono a donare qualcosa a noi lettori, Francesca dalle sue ceneri cerca di risorgere, Steno riuscirà a capire il suo cuore finalmente senza dover accontentarsi ancora.

E se l’ultimo punto della lista “Tornare a casa”, nascondesse un’altra speranza?

Ho pianto e gioito per ogni punto depennato e per ogni punto conquistato.

Ho gioito e preso a schiaffi ogni piccolo tentennamento, ogni verità celata sotto ogni paura, ogni sorriso seppur debole.

E’ stata una lettura illiminante, devota, assorta, delicata, dolce, realistica, emotiva e così viva, che ho dovuto chiudere il libro alla fine a malincuore.

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