Andrea ha una vita intensa e movimentata, equamente divisa fra un lavoro che ama, quello di giornalista, e i suoi tanti e irrinunciabili vizi. Uno fra tutti, il principale: le donne. Un vizio che non conosce età, era così da ragazzo e lo è tuttora, alla soglia dei cinquant’anni, il passare del tempo non lo ha cambiato, continua ad amare la sua frivola vita da eterno single. Il raggiungimento della cifra tonda delle cinquanta candeline, però, inizia a far nascere i primi dubbi e le prime riflessioni. Non è un nostalgico, ha sempre saputo apprezzare gli aspetti positivi di ogni età ma questo è un traguardo davvero importante, una pietra miliare, e qualche crepa comincia a fare breccia nella sua granitica autostima. Questa fase delicata della sua vita viene ulteriormente turbata da un susseguirsi di episodi tragici che lo toccano da vicino e che lo costringono a esporsi in prima persona. La tranquilla e pacata Ferrara diventa all’improvviso teatro di misteriose scomparse e di brutali omicidi, in un’escalation di ferocia e crudeltà che nessuno poteva immaginare. Andrea, al giornale, si occupa di politica non di cronaca nera, non spetta a lui seguire il caso ma qui è coinvolto, qualcuno si diverte a tirarlo in ballo, a metterlo in mezzo, e lui non può ignorare la cosa. Inizia così a indagare, a seguire la confusa ragnatela di tracce e indizi e a comporre, tessera dopo tessera, l’inquietante puzzle della verità. La trama si sviluppa fra l’Emilia e il Veneto nei freddi e nebbiosi mesi di un inverno contemporaneo, ma non mancheranno i richiami al passato, a eventi accaduti molti anni prima, situazioni dietro le quali sembrano celarsi i veri motivi di tanto odio. A legare il tutto, come un invisibile fil-rouge, una serie di misteriose fotografie, le protagoniste inconsapevoli del romanzo: alcune recenti, indiscrete, scattate di nascosto, altre vecchie e sbiadite, a immortalare attimi di un passato che nasconde chissà quali segreti.
Wow! Sono sempre più convinta che abbiamo autori italiani di thriller che non hanno nulla da invidiare ai grandi nomi di oltreoceano. E lo dico con cognizione di causa. Ultimamente mi sono capitati tra le mani diversi gioiellini e questo è sicuramente uno di quelli.
La scrittura di Guerzoni è semplicemente perfetta. Incuriosisce il lettore, lo attira nella ragnatela e lo cattura così come fa il ragno con la mosca.
Un libro che non annoia, un libro che se inizi a sfogliare non riesci a chiuderlo prima di vedere la parola fine. E sapete perchè? Perchè non è scontato!
Come molti di voi che l’hanno letto, sono convinta che vi eravate fatti un’idea ben precisa su chi fosse l’assassino e sapete perchè? Perchè l’autore è talmente bravo che porta il cervello del lettore nella direzione che lui ha scelto. Perchè questo? Perchè non sarebbe un thriller se mancasse l’effetto sorpresa.
Perchè ho amato questo libro? Punto numero uno, perchè è originale e ben scritto. Punto numero due perchè la trama è talmente intrigante da tenerti sulle spine per tutta la durata della lettura e, punto numero tre, perchè non è solo un semplice thriller.
A smorzare le pagine c’è in sottofondo una piccantissima storia d’amore, o di sesso. Ciò non toglie che il lettore rimane ancora più incollato per capire cosa succederà ai protagonisti alla fine della storia.
Un libro che ho divorato e adorato.
Un libro che sicuramente rimarrà sul mio comodino per un po’…
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