Sono come il fuoco e il ghiaccio…
il sole e la luna…
il giorno e la notte.
Nella remota oscurità il Demonio aveva plasmato una creatura dannata, senza cuore e senza tempo.
Francia 1855: Evan è un bellissimo vampiro millenario dagli occhi di ghiaccio e dal fascino irresistibile, odora di morte e lascia dietro di sé una scia di cenere e sangue.
Nei secoli conosce molte persone e visita innumerevoli luoghi. Ama particolarmente la Francia dove frequenta l’aristocrazia e le belle donne. Ancora non sa che il suo destino deve intrecciarsi con quello di…
Scozia 2018: Cathrine è una ragazza dai fluenti capelli rossi e dagli occhi verdi. In lei vivono due anime distinte, quella dura e sincera delle Highlands e quella più frivola ed esuberante della vita londinese.
Costretta a lasciare Londra per tornare in Scozia, si trasferisce con la famiglia in un castello, ricco di fascino e mistero, dove incontra…
…Evan che entra nella sua vita senza chiedere il permesso.
La loro è un’unione difficile, complicata da loro stessi e osteggiata dalle forze del male. Eppure l’amore che li travolge è profondo e incondizionato fatto di baci e carezze, ma anche di piacere carnale senza freni.
Lui le insegnerà ad avere forza e fiducia.
Lei gli insegnerà ad amare.
Ma unire due vite così lontane non può non avere un prezzo. La tirannia del tempo e l’ira del Demonio proiettano Evan e Cathrine al centro della lotta infinita fra il bene e il male.
Uno scontro al limite delle loro forze sotto gli occhi dell’Onnipotente, che chiederà loro un sacrificio altissimo.
Inizio con la cover? Stupenda. La storia? Surreale. L’amore? Eterno.
Forse potrei anche racchiudere l’intera recensione con queste risposte stupenda, surreale ed eterna, ma è doveroso nei confronti delle autrici spendere due parole in più.
Imbattersi in una storia del genere rischia di cadere nel semplice clichè della situazione, storie di vampiri ne abbiamo letto a bizzeffe, vampiri, lupi mannari, principesse e similari hanno riempito pagine e pagine di racconti e romanzi, eppure questo romanzo a quattro mani evita tutti i semplici clichè, rendendo la storia tra passato, presente e futuro eterna.
Si parte dalla fine del 1800 fino ad arrivare ad un futuro non proprio così imminente 2099. Che date, penserete? Beh i vampiri sono eterni no?
Un vampiro che naviga sulla terra da oltre trecento anni, una storia che trova la sua origine nel 1860 circa, un presente con una ragazza viziata e capricciosa che darà del filo da torcere al nostro aitante Evan.
“Il demonio mi aveva battezzato con il suo stesso sangue e le tenebre avevavo lodato il mio nome: Evan, il principe dell’oscurità.”
La storia sembra una fiaba, un vampiro innamorato dell’umana, un amore puro e surreale, fatto di creature fantastiche, una sorta di reincarnazione dell’innamorata di un tempo, un castello scozzese, un cavallo dal nome particolare e moderno, college e milady che si accavallano, un miscuglio ben congeniato di fiabe ottocentesche e di ragazzi moderni in una festa di diciottenni, un amore d’altri tempi e il contrasto di reale e surreale.
Un colpo di fulmine a ciel sereno “Cervello spento, encefalogramma piatto. Si può morire d’amore a prima vista?”
Complimenti alle autrici che hanno saputo dare il giusto linguaggio e la giusta dialettica alla protagonista nel corso dell’intero libro, si inizia con una Catriona adoloscente, neo-diciottenne, fino ad arrivare alla stessa più matura, laureata e dedita al lavoro, molto spesso non si tiene in considerazione della variazione dei temrini usati anche nelle semplici discussioni, non tenendo conto, infatti, degli anni trascorsi nello sviluppo della storia, cadendo nel ridicolo e nella confusione di semplici frasi.
La storia si evolve in parecchi anni, e se dapprima gli eventi sembrano ripetersi, quel fuggi fuggi continuo, alla fine capisci il perchè di tale comportamento. “Quell’uomo era un continuo controsenso. Mi baciava e mi allontanava, mi cercava e mi insultava, mi faceva regali e si vendicava. Inutile cercare di capirlo.”
Vedremo un concetto diverso di vampiro, non solo il bello e dannato, ma anche la parte oscura e demoniaca, che non vedrà la redenzione del cattivo, nè l’espiazione del male. “Sono un vampiro che vaga nelle tenebre, un’anima tormentata e solitaria… Il mondo dal quale provengo è un abisso di disperazione senza fine, un luogo di perdizione dove le anime invocano il perdono.”
Ho assoporato ogni capitolo, atteso anni prima delle rivelazioni, il male che rimane tale, la redenzione del vampiro che non arriva e la fiaba che non finisce mai.
“Ti amo Catherine. Amo tutto di te, soprattutto la tua anima pura e indomita, non mi permetterei mai di portarla alla dannazione eterna.”
La fata del piccolo popolo e il vampiro sanguinario, bene e male e confronto, una storia senza tempo come l’amore eterno.
“Farò di tutto per tornare da te, te lo prometto.”
Affascinata dai paesaggi scozzesi, alture e verde come sfondo, castelli e torri che racchiudono il tutto, due autrici a confronto, una storia da raccontare come una fiaba ottocentesca e da pubblicare, un amore surreale.
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