Ennesimo bellissimo romanzo di una delle mie autrici preferite!
Questa ragazza sa scrivere e, per fortuna, lo fa! Ogni volta che la Fierro scrive qualcosa, mi ritrovo in prima a fila a bramarne l’uscita. E con questo ultimo fantasy, non ha fatto altro che annoverarsi ancora e ancora nella mia top 5!
“Stiamo sempre a notare le differenze, mai quello che ci accomuna” è una delle frasi che mi ha detto Roberta, mentre scleravo dopo aver finito di leggere il romanzo. Questa frase mi ha fatto ulteriormente riflettere sulla morale del libro e su quello che la Fierro ci ha voluto dire: tutti creano Orione, la diversità non ha senso si esistere e nessuno è superiore all’altro. Semplicemente, ognuno ha il proprio ruolo e ciascuno dovrebbe dare il meglio di sé a seconda delle proprie potenzialità (nel caso del romanzo, a seconda dei propri poteri). Il tutto serve a creare un posto da poter chiamare casa, per dare modo a TUTTI di vivere e non solo di sopravvivere.
Quando penso ai vari personaggi, non posso che tenere sul piedistallo Nekkar: lui rappresenta la forza dell’amore, la consapevolezza della bontà che c’è nel mondo e in noi stessi. Lui è sacrificio, coscienza e bellezza. Lui è colui a cui ci possiamo aggrappare per credere di più in noi stessi.
Alheka, la protagonista, rappresenta la convivenza tra luce e buio, la lotta tra le due parti. Riuscirà a scegliere la luce, a far primeggiare il bene comune a discapito del suo dolore? Questa ragazza è nata e cresciuta avvolta dall’amore della famiglia, per poi trovarsi costretta a subire angherie e malvagità varie, finché non si è scoperto il suo potenziale. Avvicinatasi a personaggi di dubbia sincerità, riuscirà a salvarsi dalla trappola? Lei è un personaggio forte, vitale, una giovane donna coraggiosa, caparbia, da ammirare.
Deneb, migliore amico e ombra di Alheka sin dalla giovane età, è un ragazzo gentile, un amico sincero, uno che sacrificherebbe se stesso per lei e la sua famiglia. Nonostante abbia perso la sua famiglia di origine da piccolissimo, è riuscito ad uscirne vincitore e a superare le varie brutture della vita.
Mi è piaciuta molto la raffigurazione della figura maschile: i protagonisti sono animi gentili, nobili e sinceri che, nonostante gli errori, imparano da essi e si rimettono in piedi dimostrando il loro valore. Le figure a cui faccio riferimento sono Nekkar, Deneb e Altair, il padre di Alheka. Ognuno di loro accetta e rispetta la ragazza e le sue scelte.
Menzione speciale per Altair: un personaggio meraviglioso che esce dalle pagine, nonostante non sia troppo presente.
Arrivata alla fine, subito prima dell’epilogo, mi sono detta che, stavolta, la Fierro non era riuscita a farmi piangere come al suo solito, poi ho letto la lettera. E non dico altro.
Volete leggere un fantasy coinvolgente, profondo, emozionante, adrenalinico, che si fa leggere con estrema facilità e velocità? Allora leggete “The Orion Keepers” di Roberta Fierro.
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