Un matrimonio.
Una famiglia.
L’amore.
Se si sommano questi tre elementi si pensa alla realizzazione di un sogno, finché non viene letteralmente spazzato via.
Ed è quello che è successo a me, Sarah Dudley.
Ho dovuto ricominciare da capo e quando pensavo di aver chiuso per sempre con l’amore, ho incontrato lui: Robert Garcia.
Trent’anni.
Sexy.
Affascinante e… scontroso.
I suoi occhi chiari rapiscono e nascondono molto di più.
Quel di più che mi ha cambiato la vita…
E’ un romanzo che non eccelle in sensualità, ma nei temi trattati, nella meticolosità degli eventi descritti, e negli studi in giurispurdenza che stanno dietro a questo romanzo.
E’ un romanzo di nuove possibilità, di nuovi amori, di famiglia e di rapporti padre e figlio.
Non si ha la passione negli incontri, ma la ritrosia e la paura di cadere nuovamente in un rapporto senza fiducia.
Entrambi scottati, entrambi con un passato difficile da dimenticare, si ritrovano a far fronte a questro sentimento improvviso.
Capo lui, separato con figlio, dipendente lei.
Rapporto capo-dipendente è fuori discussione, ma un’amicizia che lentamente diventa essenziale e crea del bene è il top.
Robert svelerà quel suo animo romantico, quel suo animo tenero, quel suo lato del carattere che esalterà nel rapporto padre-figlio.
Lei ha perso fiducia negli uomini, eppure con Robert riesce a instaurare un rapporto che va ben oltre amicizia e amore, semplicemente complicità e fiducia.
Andare oltre.
“Non dovrei, non potrei. – Non dovresti, non potresti. – Sono il tuo capo. – si lo sei. – ma non riesco a pensarti come una mia dipendente.”
“Tu sei la mia possibilità di riscatto. Sei l’occasione per una vita migliore. – Tu sei il biglietto di sola andata per la felicità.”
Impararae nuovamente ad amare.
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