PRIMO VOLUME DELLA DILOGIA LIE DETECTORS
Avevo quindici anni quando Stephen Holland, il più grande esperto al mondo di linguaggio del corpo e di mimica facciale, mi ha salvato la vita.
Con i suoi libri e i suoi studi mi ha permesso di non essere risucchiata dalla spirale di solitudine e inesistenza che era diventata la mia quotidianità e le emozioni si sono così trasformate nel mio rifugio, la mia casa, la mia certezza.
Rappresentano la mia arma: io sono una lie detector.
Scovo la verità scritta sul volto di ogni persona, nei gesti, nei silenzi, nelle contraddizioni.
Sono una macchina della verità: osservo, codifico, interpreto e oggi faccio parte della Holland Investigation Agency per lavorare con lui e aiutarlo a risolvere casi considerati impossibili.
Potete capire la mia delusione quando scopro che il mio eroe è così bello da sembrare una statua greca, ma è come un robot che ha rinunciato a provare qualunque tipo di emozione e non esita un attimo a dirmi che, per via della mia sensibilità, questo lavoro potrebbe schiacciarmi.
Ritiene che la mia umanità possa rendermi debole.
Tuttavia i suoi occhi sembrano parlarmi con un linguaggio che supera le parole, un sussurro di emozioni al di là del tempo, un mistero che esige di essere svelato.
E io mi fido, perché gli occhi non mentono mai: sono frammenti di anima di uno specchio che deve essere ricostruito e che tingono le espressioni facciali di sfumature uniche.
Dovrei stargli lontana, perché uno sguardo non dovrebbe avere tanto potere, ma non voglio.
So che questo è il mio posto. Sono nata per essere qui e ho intenzione di dimostrarlo.
Perché Stephen Holland è anche la prima persona ad avermi vista davvero.
È il mio maledetto evento sincrono
Non so quante volte mi sia seduta al computer per tentare di scrivere la recensione a questo romanzo. Scrivevo e cancellavo, scrivevo e cancellavo, scrivevo e cancellavo; il motivo? Forse perché penso che non esistano abbastanza parole per spiegare l’unicità di questo libro, per riuscire a farvi comprendere quanto davvero possa arrivare a toccarvi, quanto vi regalerà in termini di emozioni e sensazioni; e proprio di emozioni si parla al suo interno, di tutte quelle emozioni, apparentemente nascoste, che esulano dalla comunicazione verbale, di tutte quelle emozioni che spesso tendiamo a controllare ma che un occhio attento potrebbe smascherare senza troppa fatica …
Quando la bocca tace il corpo parla…
Già: quanta verità dietro una semplice citazione! Ecco perché in questo momento vorrei che poteste vedermi con la stessa capacità, attenzione e intensità dei protagonisti, Megara e Stephen: mi sollevereste, infatti, dall’usare parole sicuramente troppo banali o poco incisive per parlarvi di loro e di questo meraviglioso romanzo, e mi permettereste, invece, di affidare a ogni mia piccolissima espressione e a ogni mia singola gestualità il compito di parlarvi dell’effetto travolgente che questa storia è stata in grado di provocarmi.
Ubi tu è semplicemente … di più. E’ più di una storia d’amore, più di una bellissima amicizia fra i personaggi che lo animano, più di una rabbia che soffoca dentro, più di un bisogno di crescita o di riscatto personale … Ubi tu e’emozione pura, è brivido, è riflessione, è consapevolezza; e non scenderò in particolari riassumendovi il libro, primo perché questo capolavoro non merita di ritrovarsi condensato in poche righe, non nelle mie almeno, e secondo perché l’autrice è già stata perfettamente esaustiva nel presentarvi la trama del romanzo.
E a proposito, cosa dirvi dell’autrice: credo che la sua capacità di padroneggiare argomenti così importanti, inserendoli nel contesto di una storia d’amore come questa, sia fuori dal comune. Il suo stile è indescrivibile! Domina le parole, crea analogie che avvolgono con fare evocativo, riesce a trasformare un discorso in immagini e le immagini in emozioni, emozioni talmente intense da arrivare dritte allo stomaco per giungere poi al cuore e alla testa, dove sarà impossibile dimenticarle. Credetemi: leggo una ventina di libri al mese, per lavoro, per passione, per hobby, e non mento quando dico (e qui Megara e Stephen potrebbero confermare!) che Ubi tu è, senza ombra di dubbio, il più bel libro che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni, forse proprio il più bel libro di sempre.
Voto: 5.000 stelline!!
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