L’amore della vita di Berenice ha i baffi, una coda, quattro zampe e si chiama Black.
L’amore della vita di Mathias ha i baffi, una coda, quattro zampe e si chiama Rose.
Ma che cosa hanno in comune l’infermiera solitaria col suo “perfido” gatto, e il pianista all’apice della sua carriera che stravede per la sua dolce gattina? Un pazzo condominio, ecco cosa: il luogo in cui Black, per salvare la stella di Natale che giace morente sul balcone della sua “Berry”, decide di buttarla nel giardino di Mathias. Solo che lo colpisce in testa e… il resto è LA storia.
Fra incidenti e vicini impiccioni Black, Rose e i loro umani capiranno che chi fugge è sempre in cerca di una soluzione…
Galeotta fu la stella di Natale.
E la zampa di Black che l’ha fatta cadere dalla finestra.
In testa al nuovo vicino!!!
Eccoci all’attesa uscita del terzo appuntamento con la serie “Cuore di gatto”.
Transitiamo nuovamente fra le mani di Cristina Origone che ci racconta la storia di Berenice, Mathias, Black e Rose.
Sempre ambientato nel condoMicio di Como, Berenice si rende conto che la pianta caduta in testa al nuovo vicino, il pianista famoso, è la sua stella di Natale, messa sul davanzale per farla stare lontana dalle grinfie di Black, ma volata giù grazie a una zampata.
Mathias viene ricoverato nell’ospedale dove lei presta servizio come infermiera, e da cosa nasce cosa.
Berenice mi piace: è grintosa, rock, aiuta il prossimo e ama alla follia il suo gatto.
Anche Mathias non è da meno: pacato, dolce, lui è più da musica classica, e la sua trasparenza mi ha affascinato. Niente giochetti: se una cosa gli piace lo dice, se vuole farla, la fa. E a questo proposito il pianista si rende conto di non vivere la vita che vorrebbe: fuori dalle influenze del nonno, grande direttore d’orchestra, e della sua ex, nonché manager, comincia a non voler più subire quello che gli viene imposto.
Bastano poche parole di Berenice per aprire i suoi occhi e cercare di dare una svolta alla sua esistenza.
Gatto Black è un gran mattacchione, parla in romanesco, ha un passato difficile che ha compensato col grande amore trovato in Berenice; ha una fissazione col merlo che svolazza nel giardino condominiale e lo metterebbe a tacere volentieri.
Fa il cascamiciorto con Rose, la bella gattina di Mathias, pensando ancora di essere un gatto intero e di avere quindi più chances rispetto agli altri felini del condominio.
Questo capitolo l’ho trovato leggermente sottotono rispetto al primo scritto da questa autrice, ma comunque è gradevole. Non ho trovato un vero e proprio climax, tutto si è svolto in modo abbastanza lineare, senza colpi di scena particolari.
Ogni capitolo di questa serie ha un suo messaggio, un insegnamento, e quello che ho carpito da questo è che la vita bisogna cercare di cucirsela addosso, come un abito di sartoria, scegliendo la stoffa e i dettagli, perché poi la si deve indossare fino alla fine dei propri giorni.
Se indossi un abito che non veste bene, poi il tuo inconscio ti si rivolta contro, fa le bizze e ti porta a volertelo strappare di dosso e scappare lontano, proprio “come gatti in fuga”.
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