Il tuo abbraccio è una promessa, nell’amore che ci colma e poi fugge.
Imprevedibilità è una parola che Oliver Walton, brillante e stimato archeologo, non include nel proprio vocabolario. Ogni cosa ha una collocazione, ogni attività è programmata e decisa, niente è lasciato al caso. Così, quando il Mallory Institute of Archaeology della Brown University viene coinvolto nel Grande Progetto Pompei sotto la sua guida esperta, vi si dedica con rigore e abnegazione.
Oliver non conosce incertezze ma non ha fatto i conti con gli occhi intensi di Clorinda Bentivoglio, giovane antropologa che studia le vite del passato come se ne facesse parte.
Lui non sa abbandonarsi ai sentimenti, lei è istinto che brucia appassionato.
Esistenze perdute, voci lontane, tracce di antichi amori soffocati dalla violenza di un evento ineluttabile.
Senza accorgersene Oliver e Clorinda si inoltrano in un luogo in cui è possibile essere sé stessi e in cui ogni certezza sembra svanire assumendo nuove, straordinarie e inaspettate forme.
Nella struggente malinconia delle rovine pompeiane, nei chiari di luna sul mare di Ravello e nelle albe tenui piene di parole non dette, niente sembra più lo stesso.
Ma oltre alle vestigia logorate dal tempo esiste la realtà che non fa sconti a nessuno.
Oliver lo sa. E Clorinda deve accettarlo.
Eppure il passato può rivelare l’essenza più profonda di noi, ciò che abbiamo perduto.
Un privilegio. Un attimo rubato e incorruttibile.
L’amore fuggito che vince su tutto. Per l’eternità.
Uno dei pochi libri che mi hanno sorpreso, sia per trama che per svolgimento e poi ancora ambientazione (molto originale) e personaggi.
Indimenticabile, sublime, incancellabile… eterno.
Pompei e i suoi scavi, quello spaccato di vita quotidiana rimasto intrappolato, fermo, immobile al 79 d.C., perchè “A Pompei la vita era stata spezzata all’improvviso mentre la gente era intenta a viverla.”
Tutt’ora si sente spesso parlare di ritrovamenti dello scavo più famoso e affascinante del mondo, ritrovamenti che riproducono e mettono un tassello importante in quel grande puzzle, la vita di quegli anni.
Case signorili, amori nascosti, schiavi, decorazioni, mosaici e molto altro.
Io sono amante della storia, ahimè non ho mai avuto il dono, la “vocazione” di proseguire gli studi e diventare archeologa, ma questo libro ha realizzato il mio sogno.
Vera Demes è una di quelle autrici italiane che ho apprezzato e apprezzo da sempre.
La sua dialettica è perfetta, le sue storie danno quello “scossone” al cuore da rimanerci secco.
Non è mai volgare, le interazioni tra i personaggi sono delicate, passionali e dolci allo stesso tempo.
Oliver è uno stimato archeologo, perfetto e integerrimo, odia gli imprevisti e per lui l’amore è solo affetto quotidiano, nulla di dannatamente passionale, nulla che valga il primo posto nella sua personale scala di valori.
Clorinda Bentivoglio, antropologa forense, studentessa brillante, con l’amore per il passato, una passione innata per quello scavo e un cuore che non l’ha mai destinato all’amore, forse perchè di famiglia non sono destinati ad amare.
Romana lei, americano lui.
Due mondi che in un modo o nell’altro sono destinati a incontrarsi, e lo scavo di Pompei è un degno palcoscenico.
“Io voglio l’amore narrato da Properzio, voglio lo struggimento e l’estasi, perchè in un istante può concentrarsi una vita intera.”
Tra miti e leggende, amori taciuti e sepolti sotto spessi strati di lava, “un cimitero improvvisato di persone vive intrappolate da un destino inclemente”, un amore fuori dagli schemi prenderà vita… forse in ricordo di qualcosa del passato.
Un amore struggente raccontato dai vari ritrovamenti. Claudia Livilla e il suo amato, un amore capace di resistere millenni eppure…
“Davanti ai suoi occhi si stava svelando una storia, un gioco di sentimenti che aveva il gusto dolceamaro delle occasioni perdute…”
Una differenza d’età abbastanza corposa tra i due protagonisti, quattordici anni e poco più, due continenti distanti tra di loro, troppa fiducia ancora da donare… Una coppia “improbabile. Fuori tono.”
“Lei gli si era conficcata dentro come la spina aguzza di un meraviglioso e fulgido roseto.”
Sarà un’altra storia di amanti infelici?
L’amore fugge… ma poi ritorna.
L’amore va assaporato a piene mani.
E’ quasi tempo di bilanci e direi proprio che questo libro è uno di quei tre da mettere sul podio, leggetelo e scoprite che posto merita.
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