Skyler Rebecka Wilson ha venticinque anni e vive in un monolocale insieme alla sua migliore amica Tris, sbarcando il lunario in un fast food in attesa di una svolta.
E quella svolta arriva quando, dopo aver passato anni a fingersi figlia unica, sua sorella Eleonore si presenta alla sua porta con un marito mai visto e una proposta che cambierà la sua vita in modo del tutto inaspettato.
«Che c’è?» domandai brusco.
Aspettò che Eleonore non fosse a portata d’orecchio e si allungò verso di me.
«Niente… mi stavo solo chiedendo quanto ci vorrà prima che questa cosa ti scoppi in faccia.»
«Non so di cosa parli» farfugliai prima di nascondermi dietro il bicchiere di vino.
E invece lo sapevo.
Eccome se lo sapevo.
Una delle mie autrici preferite è finalmente tornata con una storia fatta di commozione e di tanto amore.
Ho trascorso gran parte del libro immersa nelle lacrime, lacrime per il ritrovato rapporto tra sorelle, lacrime per quel passato ostile ad entrambe, lacrime per quel presente scomodo, per le scelte delle protagoniste. L’amore quello maturo, quello passionale, devoto e squilibrato.
Il dopo e…
E’ stata una tortura piacevole e dolorosa per molti versi, una miriade di emozioni che ti investono appieno e tu, senza un appiglio sicuro, rischi di affondare. Paura di diventare madre, paura di affrontare il passato, paura di essere solo una rivale.
Emozioni con reazione a catena, dalle quali non riesci a svincolarti.
L’autrice ha caricato il libro di così tante cose che rimani interdetto, inerme di fronte a “tanta roba”.
Amo letteralmente gli scritti di Scarlett, il suo stile inconfondibile, la sua voglia di scrivere, le sue storie sempre originali e con temi difficili ma meravigliosi.
In questo caso la maternità surrogata farà da collante per un rapporto incrinato da tempo tra Skyler ed Eleonore.
Eleonore propone alla sorella, dopo anni di silenzio, di portare in grembo suo figlio, una proposta difficile da accettare ma che alla fine porterà le sorelle a condividere emozioni nuove e insieme.
“Avevo fatto rientrare mia sorella nella mia vita, mi ero affezionata a lei, avevo deciso di mettere al mondo il suo bambino solo…”
La gravidanza sarà l’elemento chiave in quel rapporto, cosa invece ben diversa sarà il rapporto con il cognato, sprezzante uomo di affari che imporrà la sua supremazia e la sua ricchezza su ogni cosa.
Mason e Skyler sono gli opposti, l’odio reciproco li porterà ad avvicinarsi sempre di più, ma la presenza di Eleonore metterà il freno a quella miccia pronta ad esplodere.
“In quel quadretto romantico non c’era posto per me. Non ci sarebbe mai dovuto essere.”
“Io ero la groupie, lui lo stronzo in doppio petto.”
Inizieremo a conoscere meglio Mason da metà libro in poi, le sue insicurezze, il suo grande amore devoto.
Non è facile parlare di questo libro senza cadere in spoiler, quindi è meglio che racconto poco o niente della trama e mi concentro maggiormente sulle emozioni vissute.
Mason, Skyler ed Eleonore, non sarà un triangolo amoroso, ma molto di più, dove i valori, i sentimenti, le emozioni si scateneranno, si evolveranno, non riusciremo a schierarci perché per chiunque tiferemo ci faremo solo male.
Affronteremo il dolore, giorno per giorno, toccheremo il fondo e risaliremo in superficie, i ricordi ci toglieranno il fiato.
“Ho già avuto anche quello… – Beh, io no! Non ho avuto niente… e voglio tutto. Credo di meritarmelo.”
Vedremo Skyler maturare, diventare madre e cambiare atteggiamento, vedremo la devozione di Eleonore e il grande amore di Mason oltre al piccolo fagotto che porterà gioia dove le lacrime saranno le protagoniste indiscusse.
Amato, l’ho solo amato e niente più.
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