Beyond the Silence è il romanzo per chi non ha timore di addentrarsi nel labirinto che confonde mente e cuore. Per chi apprezza le storie drammatiche, travolgenti, ma che custodiscono sempre una speranza, la resilienza.
Chogan
Avevo raggiunto l’obbiettivo della mia vita, diventare un capitano di linea internazionale. Ero in grado di sognare in grande, ero un uomo che aveva ciò che desiderava.
Poi un giorno, una “curva sbagliata” mi ha portato via il mio amore, annientandomi.
Avevo tutto, potevo avere tutto… non mi era rimasto più niente.
Sono da commiserare?
Assolutamente no.
Ho sbagliato tanto e il senso di colpa mi ha trascinato nella solitudine, mi sono riempito di rabbia e autodistruzione. Sono diventato un uomo da evitare.
A un nulla dal baratro sono entrato nel programma del Link in the Chain Rehabilitation Centre e misono imbattutoinLei.
La sua pelle profumava di pioggia, i suoi occhi tempestosi mi imploravano di ascoltarla, ma la sua bocca rimaneva in silenzio.Ho tentato di sfuggirle in ogni modo ma non ci sono riuscito.
Swamy
È come lo ricordavo.
Ha solo qualche ruga in più, ma i suoi occhi parlano della sua storia. Sono tristi, cupi, a tratti feroci.
Ho imparato a riconoscerli molto bene, ho potuto osservare da lontano quell’uomo e la sua trasformazione.
Potrò mai dimenticare quella catena invisibile che ci unisce e che pare non volersi spezzare?
Quando l’autrice mette le mani su carta e penna, il risultato è sempre e solo uno, la perfezione assoluta.
Questo è uno di quei rari casi dove il libro potrebbe essere acquistato a scatola chiusa semplicemente guardando la copertina. L’avete vista? È di una bellezza disarmante e anche l’interno è fatto della stessa pasta. Non mi sono mai soffermata sull’aspetto esteriore delle cose, ma, in questo preciso caso, mi è stato impossibile non farlo.
Il libro inizia subito a 100 Km all’ora. Non lascia il tempo al lettore di soffermarsi troppo sui fatti accaduti, ma ti porta direttamente alle conseguenze fisiche e psicologiche che questi fatti hanno lasciato sui protagonisti del libro.
Un libro che ti fa contorcere le viscere, ti stritola il cuore e ti strappa il fiato dai polmoni.
Tematiche importanti vengono sviscerate e, nel trattarle, l’autrice approfondisce tematiche psicologiche intense.
Un libro che non parla solo di amore, ma parla di seconde possibilità, parla di perdono, e non il perdono verso gli altri, ma soprattutto il perdono verso se stessi. Parla di amicizie improbabili, ma altrettanto vere e importanti, ma soprattutto parla di destino.
Sì, perché è proprio il destino che unisce Chogan e Swami, un destino crudele, un destino cattivo, ma un destino che ha deciso di mettere sullo stesso cammino due anime spezzate.
Un libro che ti spezza, ma anche un libro che ti fa piangere lacrime di felicità.
Ho amato ogni singola pagina, amo la scrittura dell’autrice e, purtroppo… non riuscirò a lasciare andare questo libro dal mio cuore…
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