Maddalena La Rosa è un ingegnere strutturista. Mentre sta eseguendo il rilievo all’albergo di proprietà della zia, ritrova Claybourne Manetti. Figlio adottivo di amici di famiglia, ha passato con lei tutte le estati della sua adolescenza, prendendola sempre in giro. Maddalena ha sempre avuto un amore smodato per il “Tetris” e proprio per questo Clay l’ha soprannominata “Brick”. Quando si ritrovano faccia a faccia, fra i due si instaura un rapporto particolare. Clay cerca di starle accanto per conoscerla meglio mentre lei è combattuta fra l’attrazione per l’uomo affascinante che è diventato e il ricordo del ragazzino che tanto l’ha tormentata. Eppure, Maddalena avverte che c’è qualcosa che Clay non dice. Lui sembra non riconoscerla. A complicare la situazione, arriveranno poi Sabina, cugina di Maddalena, ragazza spigliata e affascinante che, fin da subito, pare subire il fascino dell’ultimo arrivato, e Luca, un geometra del catasto, gentile e galante, che, pur di stare accanto a Maddalena, si offre di aiutarla con i lavori all’albergo. I mattoncini di questa intricata storia non sempre risulteranno incastrarsi perfettamente, ma Maddalena è “Brick”. Chi meglio di lei potrebbe sistemare il tutto?
Può un amore nascere quando siamo soltanto ragazzini e tirare fuori solo il peggio a livello caratteriale, perché non si è in grado di gestire la portata di questo strano sentimento?
E se la risposta a questa domanda fosse affermativa, quante possibilità ci sono che il destino vi faccia incontrare di nuovo a distanza di anni?
Beh, chiedetelo a Brick e Clay, due ragazzi che, fin da piccoli, si trovano a dover trascorrere le estati insieme poiché i genitori sono amici e, sin da subito, il loro rapporto non è dei migliori, anzi, l’indifferenza di Maddalena fa crescere la rabbia di Clay e entrambi ne trovano sempre una pur di farsi del male, fino a che, un bel giorno, le loro strade si dividono per poi incrociarsi nuovamente a distanza di anni, ma con un particolare che nessuno dei due si aspettava.
Non starò qui a dirvi cosa succede, perché vi toglierei tutta la bellezza della lettura, ma vi dico che l’elettricità che scorre tra i due è palpabile, è come se venisse fuori dalle pagine e colpisse in pieno il lettore.
Entrambi fanno fatica a capire ciò che li attrae e li lega, ma quando le carte verranno scoperte, finalmente si sentiranno come i mattoncini del tetris… Incastrati e al loro posto.
Un libro che ci racconta le vite di questi due ragazzi e delle loro famiglie, ci fa respirare l’aria di Roma e ci fa sentire sulla pelle il sole di Taormina, un libro che non è solo una storia d’amore, ma è un percorso di scoperta di sé stessi, di accettazione, ma soprattutto di seconde possibilità.
Un libro che si fa leggere con una facilità disarmante, scorrevole, ben scritto, ma soprattutto pieno di sentimenti ed emozioni vere.
L’ho adorato e sono sicura che lo farete anche voi.
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