Il Natale non ha mai riservato tante sorprese.
Evelyn e Logan non si conoscono, ma quando si incontrano per la prima volta le cose non vanno benissimo. È possibile odiare qualcuno perché ama le tue stesse caramelle?
Dopo quell’incontro, i due sono certi che non si rivedranno mai più, ma un invito a un gioco misterioso intreccerà di nuovo le loro vite.
I Christmas’ Games potrebbero davvero rivoluzionare le loro esistenze, e per poter vincere i premi in palio, Evelyn e Logan saranno costretti a collaborare. Anche se non si sopportano.
Ma il confine tra odio e amore è così sottile, e l’atmosfera natalizia così magica, che qualcosa potrebbe cambiare.
I Christmas’ Games potrebbero essere l’occasione per cambiare la loro vita e scoprire l’amore.
E tu, sei pronto a giocare?
Troppo carino! Non vi azzardate a non leggerlo!
Quando la golosità ti porta a poter realizzare i tuoi sogni, cosa fai? Non accetti? Se, nel caso di dover combattere, ti capita anche di ritrovarti accanto a un partner che non avresti mai pensato che fai? Non ti innamori?
Noi sì, ci innamoriamo dei due protagonisti perché sono due personaggi speciali che, nelle difficoltà, riescono a capire che usare la parte migliore di sé e collaborare è la soluzione migliore. Proprio quella che gli altri non capiscono.
Come ci siamo finiti qui in mezzo? Logan ed Evelyn sono golosi di caramelle e proprio all’opening di un negozio dedicato fanno a gara per accaparrarsi l’ultima limited edition. Come accade in “La fabbrica di cioccolato” i due ragazzi, così come anche altri personaggi, trovano un biglietto, stavolta argento e non oro, che apre loro le porte ai Christmas games, il cui premio finale è una grossa cifra in denaro. Si ritroveranno a dover combattere contro altri personaggi per ottenere tale premio ma ci sono diverse particolarità che non vi svelo.
I due protagonisti si ritrovano, per puro caso o per semplice destino, a dover condividere la gara e sarà interessante vedere come riusciranno a risolvere le incomprensioni tra di loro.
Il romanzo è divertente ma anche commovente e dolce. È scritto bene, è scorrevole e, nonostante la storia non sia troppo originale, non mi è affatto importato perché è mixata così bene che sono arrivata alla fine senza quasi accorgermene. La scelta della struttura del romanzo mi è piaciuta molto: è un mix tra Hunger games, The Maze, La fabbrica di cioccolato e altri ancora. Questo è il bello di prendere spunto da grandi romanzi e film e creare qualcosa di nuovo.
Si sa, i miracoli a Natale accadono, così come si realizzano sogni, ma la cosa più bella del Natale è la positività, il pensiero per l’altro… Nonostante la protagonista sia un po’ grumpy, la gentilezza, la lealtà, il forte senso di amicizia e presenza sovrastano il pesante groppo che i due si portano dietro: entrambi abituati a sentire il peso dell’abbandono, hanno trovato facile fidarsi l’uno dell’altro, portandosi sempre dietro, però, la paura di affezionarsi, per poi perdersi.
Bello, bello tutto: i personaggi, la struttura, la scrittura, l’ambientazione, le emozioni che provoca.
Leggetelo!
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