Review tour “Controtempo” di Joy C. Madness

Mi chiamo Marco Rozzi, ho diciassette anni, e sono diventato il giullare del Galilei da quando ho preso di mira la cozza. Figlio indesiderato e amico discutibile, gli unici momenti di felicità li trovo remando perché su quello skiff sembra che sia tutto giusto, che io lo sia. Le ragazze mi desiderano ma non mi vedono e forse è un bene. Mi chiamo Ludovica Molinari, trentaquattrenne in carriera, inflessibile, cinica e disillusa, madre di una figlia che mi ha salvata e che ora mi odia. Tutto quello che ho avuto nella vita l’ho guadagnato a eccezione di un solo colpo di fortuna, mio marito Giorgio e la sua famiglia. Due mondi paralleli destinati a non incontrarsi mai, eppure un volo aereo rimescolerà tutte le carte in tavola. E voi, siete pronti per questo viaggio? 

 

Romance fantastico, conoscevo già la penna e lo stile di Joy dal precedente libro della serie ed è stata una bella sorpresa leggere questo volume, che ci fa rivedere i vecchi protagonisti e pone l’accento su Marco e Ludovica.

Lui ha diciassette anni all’inizio della storia, frequenta il liceo con scarsi risultati e si diletta con il canottaggio. La sua vita non è tutta rose e fiori: la mamma se ne è andata senza dare spiegazioni e il rapporto col padre è molto spigoloso, soprattutto per colpa del genitore. Con le ragazze invece ha grande successo, ma nessuna lo fa sentire bene, nessuna gli smuove qualcosa dentro. Questo fino a che…

L’incontro con Ludovica è causale e avviene in aereo, lei è bellissima e glaciale, sembra la perfezione fatta persona. Tuttavia, nasconde delle fragilità e una vita tutt’altro che felice. È in rotta col marito, la figlia adolescente la odia e lei stessa non ha mai vissuto un giorno di serenità, uno di vera felicità.

Insieme invece troveranno la pace e la gioia, il baricentro del mondo, l’altra metà della mela.

Tutto a posto direte voi, e invece no. Perché, se Marco ha 17 anni, lei ne ha il doppio di lui e questo non è l’unico sbarramento alla loro felicità, ma solo uno di tanti.

A parte la storia che ho apprezzato molto per come è e per come viene raccontata, è stato lo stile di chi scrive ad avermi catturato. Joy sa scrivere bene e non è poco, ha una delicatezza nel toccare l’anima che ho trovato in poche autrici; sa rendere semplice anche ciò che in apparenza non è. E qui il tema trattato è piuttosto spinoso, ma è impossibile non amare questi due personaggi per come ci vengono raccontati.

Consigliatissimissimo!!!

 

chiara cipolla

Anna

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