Divisa a metà.
È così che si sente Sofia, divisa tra ciò che crede di poter avere e ciò che vuole. Ma cosa le impedisce di avere ciò che vuole, e cosa, o meglio, chi vuole?
La sua vita non è stata facile, poche persone avrebbero sopportato il peso di ciò che le sue giovani spalle reggono da anni, l’angioedema ereditario, poi è comparso lui: arrogante, donnaiolo e… bellissimo!
Lui è tutto quello da cui lei dovrebbe stare lontana, ma è anche tutto ciò che vuole. L’unico a cui permette di sfiorarla, di vederla, di viverla, ma non gli ha detto del suo problema, ha paura di leggere la pena nei suoi occhi, ha paura che si allontani.
Simone ha un ricordo di lei, un ricordo che ancora lo fa stare male, ma la voglia di conoscerla davvero è più forte della voglia di farla scendere dal suo piedistallo di cristallo. La voglia di baciarla è più forte di quella di aggiungere un altro nome alla sua lista, ma con lei non può essere sé stesso. Lui rovina sempre tutto e lei è troppo preziosa per i muri di pietra che avvolgono il suo cuore, è troppo fragile. Simone ha paura di farle male. Paura che Matteo non ha, lui è il perfetto principe azzurro, il ragazzo giusto per lei, cosa che lui non sarà mai. Vederla tra le sue braccia lo tortura, riuscire a starle lontano è impossibile, ci sarà una soluzione?
Sofia sogna Toronto da sempre ed è lì che prova a fuggire dal dolore e a realizzare i suoi sogni, ma è felice?
Due ragazzi, un liceo, un sentimento antico li lega e pretende come scriveva Dante che L’uno si possa intuare come l’altro si immii…
Questa ragazza, ogni volta che tocca la penna sul foglio fa miracoli.
Eccoci qui al secondo appuntamento con la “Toronto Series” e se non l’avete ancora fatto correte a recuperare “Toronto in Love” perchè credetemi, questa serie merita veramente tutta l’attenzione del mondo per noi piccole amanti del romance.
In questo libro conosciamo Simone e Sofia, due liceali che sembrano due calamite con gli stessi poli, si respingono, ma sono comunque attratte l’una dall’altra.
L’autrice ci porta nella vita di questi due ragazzi alternando il presente a ricordi del passato, perchè Simone e Sofia non si conoscono sui banchi del liceo, ma il loro primo incontro risale a tanti anni prima, quando erano ancora due bambini a cui la vita aveva già messo davanti scogli enormi.
Non vi dirò perchè e come si sono conosciuti, il bello di questo libro è proprio conoscere e scoprire piano piano i dettagli che l’autrice ci lascia lungo il cammino.
Due ragazzi diciottenni a cui la vita non ha risparmiato nulla, dolore, perdite e traumi, che segnano irrimediabilmente il loro presente e che purtroppo in un modo o nell’altro mina il percorso verso il loro futuro.
La Loreti ci fa scontrare con “l’angioedema” una malattia di cui non conoscevo l’esistenza, ci spiega com’è e come incide non solo sul fisico di chi lo ha, ma anche a livello psicologico, ci fa entrare nel mondo di Sofia e di chi le sta accanto e con la sua storia ci strappa pezzetto dopo pezzetto il cuore.
Mi sono innamorata della vita di questi due ragazzini sin dalle prime pagine, perchè le loro paure, i loro timori e i loro sentimenti sono talmente tanto ben delineati che li senti tuoi e li provi sulla tua pelle parola dopo parola.
Ho divorato il libro in poche ore, ho pianto lacrime amare e mi sono ritrovata con il sorriso stampato in volto alla parola fine.
La scrittura della Loreti non è perfetta, potrei azzardare a dire, quasi grezza, ma forse è proprio questo il motivo che il libro risulta travolgente.
Non so voi, io aspetto il prossimo volume!
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