Quando chiudere una porta ti apre un mondo
Pochi giorni prima di Natale Rebecca D’Altavilla scende dal treno in un paesino del sud dell’Inghilterra con un unico desiderio: godersi le vacanze con la sua famiglia dopo i primi mesi di università lontano da casa – e possibilmente dimenticare l’esperienza negativa che ha appena vissuto a Cambridge.
Se non fosse che, nel grande maniero sulla collina dov’è cresciuta, c’è una persona di troppo: con uno dei suoi fratelli è infatti arrivato un ragazzo che non ha mai visto prima, il quale non solo la fissa in modo un po’ troppo sfrontato per i suoi gusti, ma ha addirittura l’ardire di prenderla in giro.
Proprio l’ultima cosa di cui Rebecca ha bisogno in quel momento, anche se deve ammettere che il ragazzo ha un certo fascino…
Chi è lo sconosciuto che ha deciso di rovinarle le feste? E come può liberarsi di lui al più presto per non commettere due volte lo stesso errore?
Non c’è niente da fare, io amo follemente quest’autrice.
Prima di leggere “Il Cigno”, non avevo mai letto nulla di suo, ma già dopo le prime pagine ho capito che il suo modo di scrivere mi entrava nell’anima e il modo di raccontare le sue storie è praticamente perfetto, quel giusto mix tra lacrime e sorrisi che noi amanti del romance vogliamo.
Ma passiamo a questa Novella. Non possiamo definirlo proprio libro, sono poco più di 150 pagine, ma in queste pagine è racchiusa una storia d’amore che ti scalda il cuore.
Rebecca e Riccardo vi faranno innamorare di loro sin da subito, i due ragazzi sono così espressivi che non potrete fare a meno di voler entrare nel libro e abbracciarli forte. Ve lo dico da subito, nei primi capitoli avrei volentieri messo le mani attorno al collo e Rebecca, il suo modo di fare, il suo essere indisponente e soprattutto la sua “cattiveria gratuita” mi avevano mandato leggermente fuori di testa, ma poi, con lo scorrere delle pagine, si capisce il perché di certi comportamenti, e anche se non è una giustificazione, si entra comunque in empatia con lei, la solidarietà femminile prende il sopravvento e si riesce a perdonarla per gli scivoloni commessi.
Riccardo è un sogno ad occhi aperti, la sua gentilezza e il suo dolore faranno sciogliere tanti cuori ed è impossibile non amarlo alla follia sin dalle prime pagine.
L’amore tra questi due ragazzi è un crescendo, un amore che nasce e cresce tra alberi di Natale scintillanti e ghirlande, ma una ghirlanda in particolare è ciò che li farà capitolare.
Questa serie a me piace da impazzire, la strana e meravigliosa famiglia D’Altavilla è una coccola per noi lettori, come una cioccolata calda mentre fuori nevica.
Ho amato “Il Cigno”, ma vi garantisco che “La Ghirlanda” vi scalderà l’anima.
Da leggere?
Assolutamente sì!
Lascia un commento