Briar può maledire con un colpo di pennello. I suoi dipinti mutilano, stregano e distruggono: questo è da sempre il suo lavoro e l’attività di famiglia. Ma Briar non vuole più nuocere ed è decisa a iniziare una nuova vita vendendo maledizioni non letali e piccole vendette. Tuttavia i suoi poteri distruttivi non passano inosservati e Archer, criminale che trasuda carisma, la ingaggia per una missione di salvataggio. Briar vi vede l’occasione per fare ammenda dei propri crimini, ma la sua famiglia sarà d’accordo? La protagonista dovrà affrontare le arti oscure che si è lasciata alle spalle e decidere cosa è disposta a distruggere per un futuro diverso. Jordan Rivet arriva in Italia con la rivisitazione di “Robin Hood”. Pronti a scoprire la leggenda nascosta nella foresta?
Hi readers Sale e Pepe,
Oggi parliamo di “L’artista di Maledizioni” di Jordan Rivet, edito da Dark Abyss, che ringrazio per la copia.
Curse painter, questo il titolo originale di “L’artista di maledizione”, primo volume della serie Art mages of lure, rivisita in chiave fantasy la leggenda di Robin Hood, tra magia, maledizioni e dipinti.
Intanto, devo dire che partecipare a questo review è stato un azzardo, era da un po’ che non leggevo un fantasy come questo, meno incentrato su una love story e più sulla magia vera e propria, ma anche perché ero più intrigata dalla presentazione del libro che dalla trama.
Le parole usate da Andrea (che ringrazio per aver organizzato il Review Tour) erano più o meno queste:
“Il messaggio che questa rivisitazione di Robin Hood racchiude all’interno è che tu non sei il tuo passato. Tutto quello che ti hanno fatto, tutte le esperienze che hai dovuto vivere per essere ciò che sei adesso, non devono diventare un peso da portare in una borsa di tela sulle spalle.
Tu non sei quello che gli altri hanno sempre voluto, tu puoi essere quella freccia che vola lontano e corre nella sua direzione che trova più giusta.”
Questo tipo di monito era proprio quello che mi serviva leggere, anche se in chiave fantasy e attraverso azione e avventura.
Queste pagine sono piene di questi due elementi, così come di segreti, dolore e storie personali intense, ma è chiaro che la speranza nel futuro è ciò che muove gli eventi.
Ho trovato la narrazione sempre intrigante e mai noiosa, anche forse perché succedono molte cose, ci sono tanti colpi di scena e i personaggi sono in movimento e sempre impegnati con il loro piano. Insomma, è un libro ricco, avvincente e anche particolare per via della storia “non nuova” ma comunque innovativa e rivoluzionaria (oltre che rivoluzionata).
Inoltre, abbiamo un doppio pov e questo mi è piaciuto ancora di più perché mi ha dato un quadro ancora più completo.
Questi pov appartengono a Briar, artista/maga di maledizioni, coraggiosa, solitaria ragazza che cerca solo un riscatto da un passato torbido e ad Archer, moderno e carismatico Robin Hood, che con la sua sfacciataggine e allegria scuoterà la vita della giovane Briar.
Posso assicurarvi che entrambi sono personaggi di cui non ci si può non innamorare. All’inizio ti intrigano per i loro segreti e poi ti conquistano con le piccole cose e con tutte le sfumature che mostrano.
Non si può non nominare anche il “contorno”, sia quello formato dai personaggi che quello relativo all’ambientazione.
Chiudo col dire che se, come me, avete bisogno di uno scossone e di un po’ di magia, questo libro fa per voi!
Ps.: E ricordate, vale sempre combattere per un futuro migliore!
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