Ero un mostro.
La crudeltà scorreva nelle mie vene come un veleno. Scorreva nelle vene di ogni maschio Vitiello, trasmessa di padre in figlio, una spirale di mostruosità senza fine. Ero un mostro che i pugni, la lama e le parole brutali di mio padre avevano reso anche peggiore.
Ero stato cresciuto per diventare Capo, per dominare senza pietà, per dispensare brutalità senza ripensamenti. Cresciuto per sottomettere gli altri.
Quando Aria mi fu data in matrimonio, aspettavano tutti di vedere, con il fiato sospeso, quanto in fretta l’avrei soggiogata nello stesso modo in cui mio padre spezzava le sue donne. Volevano vedere come avrei distrutto la sua gentilezza e la sua innocenza con la forza della mia crudeltà. Annientarla mi avrebbe richiesto un piccolo sforzo: mi veniva naturale.
Ero felice di essere il mostro che tutti temevano, finché non è arrivata lei.
Nota dell’autrice: Legati dall’onore dal punto di vista di Luca.
Oh mio Dio! La Reilly è una certezza assoluta. Sempre, con ogni sua uscita, e questa serie è in assoluto sul gradino più alto del podio. E nonostante abbia divorato e amato i libri precedenti, questo li batte su tutta la linea.
Come mi era successo anche con altri libri, anche in questo caso, la storia narrata dal punto di vista maschile mi ha stregato. Vedere la storia con gli occhi di Luca e immergersi nei propri pensieri e nelle proprie emozioni, ha avuto su di me un effetto oserei dire magico.
Ebbene sì, perchè se ho sempre pensato che Luca fosse un uomo speciale, dopo aver letto questo libro, Luca si eleva a Dio…
Un uomo che deve perennemente mantenere due facciate, la pubblica e la privata, un uomo con tanta oscurità quanta luce al suo interno. Un uomo che nonostante le reticenze si lascia andare al meraviglioso sentimento chiamato amore.
un Luca diverso, un Luca possessivo, un luca che ha a che fare con sentimenti mai provati. Sentimenti sconosciuti e sensazioni altrettanto estranee al suo mondo.
Può un uomo imparare ad amare, ma soprattutto accettare di essere amato?
MIA… una parola che si sussegue per i vari capitoli e ti fa capire il vero valore di quella parola se a pronunciarla è lui. Il Capo dei capi, l’uomo più temuta in tutta la costa Est, l’uomo che non prova sentimenti e che uccide a mani nude. Lui, “la morsa”, che finalmente capisce il vero significato della parola, quando il suo cuore viene stretto nella morsa dei sentimenti.
Un libro che rileggerò, e me lo gusterò come se fosse la prima volta.
Una meraviglia di lettura che merita tutte le stelle del firmamento!
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