“Io non so chi di noi sia il fratello debole, credo che,
in modo diverso, lo siamo entrambi”
Dopo l’improvvisa e inaspettata morte dei
genitori, il ventenne Jeremy scopre di non essere
rimasto solo al mondo. In una casa-famiglia vive
un fratello di cui ha sempre ignorato l’esistenza:
Gavin, un ragazzino di undici anni, concepito a
seguito di una violenza subita dalla madre. La
donna, incapace di gestire il frutto di quell’amore
rubato, se ne separò dandolo in affido.
È la vigilia di Natale e finalmente Jeremy può
incontrare il fratello. Sapere di poter ricostruire
la sua famiglia lo spinge a trovare il modo di
diventare il tutore legale di Gavin, ma non sarà
una cosa semplice. Il giovane scoprirà tutte le
difficoltà che comporta quella scelta, ma sarà
pronto a non arrendersi pur di realizzare quel
sogno.
Ho letto diversi libri di Cristiano Pedrini e ho riscontrato che, al di là delle storie che ci racconta e che sono sempre originali e piacevoli, riesce sempre a dare un’anima a ciò che scrive.
Anche in questo breve romanzo, che sembra partire in sordina, pian piano si scopre una grande anima.
La narrazione si apre presentandoci un ragazzo, Jeremy, di 21 anni che, rimasto solo, scopre di avere un fratello minore che vive in una casa-famiglia e lo va a prendere. Trova un buon lavoro in una biblioteca e sistema casa per accoglierlo.
Jeremy però non è un ragazzo comune, vuoi la sua solitudine e il suo dolore, riesce a vedere chi accanto a lui soffre e ha bisogno di un tetto sulla testa, di un abbraccio o semplicemente di un sorriso.
Ecco perché quando finalmente arriva Gavin, dopo che Jeremy ha trascorso un’ultima notte a lavorare in biblioteca, attingendo anche ai tanti ricordi, il ragazzino si sente accolto e amato.
Una splendida storia che sembra quasi natalizia per lo spirito e per i buoni sentimenti che da essa scaturiscono, dei personaggi ben delineati e che ci si sente già di amare e una bella scrittura che avvolge il cuore.
Un libro da leggere e rileggere bene.
Consigliatissimo!!!
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