Un ex poliziotto infiltrato.
Una donna da ritrovare.
Il futuro da ricostruire.
Nel modo sbagliato.
Dopo aver venduto oltre 20.000 copie in ebook con le prime due storie del Cieco, torna l’ex poliziotto con la sua nuova indagine. “Oltre la rapina” è un romanzo crime autoconclusivo , che si inserisce nel filone narrativo di Luca Morando, un antieroe che è spesso costretto dagli eventi a fare quello che è giusto, ma nel modo sbagliato, dovendo affrontare il proprio passato. Perché sono sempre le azioni che abbiamo compiuto a definire le scelte che facciamo oggi. Questa volta, però, gli intrecci tra malavita e politica si fanno più intensi e quello che scoprirà il Cieco potrà cambiare il destino di una nazione.
Questa è una storia basata su fatti di cronaca realmente accaduti. È la storia di come questi fatti potrebbero intrecciarsi. È la storia di quello che potrebbe realmente accadere.
Se non è già successo.
Un gruppo di rapinatori colpisce in pieno giorno una banca nella periferia di Milano. Tra loro anche un ex poliziotto, Luca Morando, detto “il Cieco”, che da mesi si è infiltrato in quel gruppo. Dopo la fuga, nella cascina dove hanno fatto il cambio dell’auto, viene ritrovato un cadavere e la banda, guidata da un altro ex poliziotto, “il Celerino”, è costretta a sciogliersi.
Luca ha forti dubbi su quello che sta facendo: non sa più da quale parte stare. La sua copertura è saltata da tempo, eppure sia la polizia che il Celerino gli hanno promesso di fargli riavere Diana, la sua amata, costretta all’esilio nel programma di protezione testimoni, per aver raccontato, mesi prima, la verità sulla corruzione nella Milano post Expo. Ma da tempo Diana è scomparsa.
Inoltre la banda ha un obiettivo particolare che conosce solo il Celerino. Lui sta seguendo le direttive di qualcuno che non si accontenta più di conquistare solo Milano. Qualcuno che vuole uscire dai confini, che vuole Roma, che vuole l’Italia. L’ex agente Luca Morando, per poter riavere Diana, è destinato a scoprire la verità dietro quelle rapine, dietro quei rapimenti.
Una verità che arriverà a toccare anche il suo passato, che lo costringerà ad affrontare i suoi demoni, ma anche a fronteggiare i vertici corrotti dello Stato, con le inquietanti implicazioni tra politica e malavita che definiscono il destino di una nazione. Senza volerlo, Luca dovrà compiere delle scelte precise, costretto a decidere tra quello che è giusto e quello che deve fare per forza. Anche se è contro la legge.
Sono combattuta. Sono un’amante dei crime anche se non ne leggo molti ambientati in Italia.
È un romanzo di poco più di 200 pagine, ma che ho impiegato molto a leggere. Ha diversi refusi, evidenti errori di distrazione, credo dovuti ad una mancata ulteriore rilettura, ed utilizza tempi verbali diversi nello stesso paragrafo o anche nella stessa frase, che non fanno capire se si stia parlando al passato o al presente. Questo mi ha confusa e deconcentrata.
Suddiviso in tre parti, il romanzo inizia con una rapina, durante la quale vengono presentati i diversi personaggi, dapprima con i nomi dalle maschere che indossano (presidenti americani), poi con i nomi d’arte e poi ancora con i loro veri nomi. Questa quantità eccessiva di nomi – scusate anche la mia ripetizione – confonde, allunga la lettura, perché dobbiamo ricordarci chi è chi e, alla lunga, scoccia. Spesso poi l’autore utilizza, alternandoli i nome veri con i nomi d’arte. Quindi fate attenzione cercate di ricordarli sennò vi perdete il senso delle azioni.
Nella seconda parte del romanzo si torna indietro nel tempo di qualche mese e capita che vengano ripetute cose dette e spiegate in precedenza, come se non fossero state già scritte.
Ho avuto la sensazione che l’unica parte ricontrollata fosse stata l’ultima delle tre, che fila liscia come l’olio, che spiega tutto quello che è successo in precedenza e che scopriamo insieme ai personaggi. Ovviamente è la parte che si legge più veloce e ha un incedere perfetto per gli amanti del crime, come me. Finale interessante.
La storia, di per sé, regge. È ben strutturata e non fa ben capire chi siano i burattinai che muovono i fili delle azioni compiute dai personaggi né quale sia il vero scopo di tutto quello che questi hanno combinato durante la storia. Come un buon crime, è intrecciato e lascia molti non detti da interpretare.
Interessante scelta, quella di far avere al protagonista principale una doppia personalità: ciò che non mi è chiaro è se sia clinicamente così o meno. In questo caso però, non so se non sono stata in grado io di averne la certezza o se non si capisca davvero leggendo il romanzo.
Mi dispiace dare una votazione intermedia ma non sono stata catturata se non dall’ultima parte del libro e quello che ho scritto sopra non mi ha permesso di apprezzarlo davvero.
Consiglio all’autore di fare una rilettura molto attenta per ricontrollare errori di battitura e tempi verbali.
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