Patrick Walsh sa bene cos’è il dolore.
lo vive ogni giorno, lo respira, gli scorre nelle vene insieme al sangue, rendendolo più spento e solo. Ha perso tutto nel momento in cui, per un brutto gioco del destino, lei se n’è andata per sempre.
Da allora Patrick ha smarrito se stesso.
Costretto su una sedia a rotelle in seguito a un incidente, osserva le strade illuminate a festa del quartiere di Dublino in cui abita, spettatore assente di una vita che gli scorre davanti, ma che non è più la sua.
Un approccio che Anne Moran, la sua fisioterapista, non può condividere e farà di tutto per renderlo di nuovo protagonista di quella vita che ha rinnegato.
Questo è un libro che prima ti spezza e poi piano piano ti rimette insieme i vari pezzettino che si è lasciato alle spalle durante la lettura.
Ho sofferto, ma credetemi, ho sofferto ad ogni pagina, ad ogni sospiro e ad ogni pensiero.
Patrick, un uomo annientato dal dolore, un uomo che ha perso la voglia di vivere e di lottare, un uomo che si è chiuso in sé stesso e che ha chiuso tutto e tutti al di fuori della propria anima. Lo sappiamo bene però che non sempre il fato è benevolo e a tutto questo, come se non bastasse, si aggiunge un grave incidente che lo priva dell’ultima cosa che gli è rimasta, l’uso delle gambe.
Se sin da subito mi sarei volentieri buttata nel libro per scrollarlo forte e dirgli di reagire, piano piano mi sono immedesimata in lui e ho deciso che aveva tutti i diritti di sentirsi tradito dalla vita e di non avere più voglia di combattere.
Poi arriva lei, avrei dovuto capire già dal colore dei capelli che sarebbe stata un vulcano. Un enorme vulcano pronto ad eruttare e stravolgere completamente la vita di Patrick. Anne ti entra da subito nel cuore, la sua vivacità, la sua voglia di vivere e il suo sorriso riescono a coinvolgerti e a farti sperare.
Un cammino tortuoso che l’autrice ci spiega e ci racconta con una dolcezza tale da farti salire le lacrime agli occhi.
Un cammino in salita che vede i nostri due protagonisti avvicinarsi e curarsi a vicenda.
Ho amato ogni singola pagina, lo rileggerei altre mille volte pur sapendo tutte le lacrime che ho versato e che sicuramente riverserei di nuovo.
La Brucculeri è una certezza. Non sbaglia un colpo ed emoziona!
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