Si può curare un’anima dalle ali spezzate? Emma se lo chiede ogni volta da quando ha perso prima sua madre per una grave malattia e poi suo padre in un terribile incidente, e la sua vita non è più stata la stessa. Lei non è più la stessa. Soltanto la musica, la sua musica in cui si rifugia come in una bolla sospesa nel tempo, le è d’aiuto. È diventata il suo mondo e il suo rifugio.
Per inseguire il suo sogno di diventare una pianista, Emma lascia l’Alabama, e il suo talento fa sì che venga ingaggiata dalla famosa Lyric Opera di Chicago.
Quando più sembra lontana dal proprio destino, questo sceglie invece di metterla alla prova facendole incontrare Trent, bellissimo primo violino dell’orchestra dall’animo tormentato.
Ma si può soccombere all’attrazione quando la paura ha scavato abissi nel cuore? Paura di fidarsi, di perdere di nuovo chi si ama, di non meritare la felicità che si è cercata per tanto tempo.
Eppure il destino è una musica trascinante, che non si può non seguire, ed Emma e Trent saranno entrambi costretti ad affrontare i fantasmi del proprio passato e scoprire che, forse, la loro vita è una melodia a due voci che li unisce da sempre.
Ho ancora le lacrime agli occhi, ma la recensione va scritta.
Questo libro è sicuramente una montagna russa di emozioni, forti e potenti, e per leggerlo dobbiamo prepararci a piangere e soffrire, è un romance, ma prima di arrivare al tanto atteso lieto fine, l’autrice ci fa penare e non poco.
La trama risulta un pochino irreale, ma essendo un libro, secondo me tutto è lecito, certo che, nella vita reale tutte le varie coincidenze che sono venute fuori dal testo non potrebbero mai esserci, ma ripeto, parliamo di un romanzo e non di una biografia.
Ho scorso le pagine una dopo l’altra con la fame di sapere e di vedere come sarebbe andata tra Emma e Trent.
Un amore, il loro, che va oltre tutto, anche oltre il razionale e l’immaginazione. Un filo che li lega e questo filo si chiama passato…
Non vi starò a raccontare cos’è successo tra i due, perché per quello dovrete leggere il libro ed emozionarvi riga dopo riga, posso però dirvi che la parola perdono, dopo aver letto la parola fine, assume tutto un altro significato. Perdonare gli altri, ma soprattutto perdonare se stessi.
La musica ci accompagna per tutta la lettura e se ogni volta che leggete un titolo fate partire le note, vi assicuro che è meraviglioso.
Piaciuto? Direi proprio di sì.
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