Macon Saint e Delilah Baker sono nemici giurati. Da quando, a undici anni, si sono incrociati nel vialetto del quartiere in cui i Baker si erano appena trasferiti, e Macon ha ostinatamente cercato di ignorare Delilah. Da quando Macon è diventato il fidanzatino di sua sorella Samantha, bella e popolare quanto Delilah era impacciata e solitaria. Da quando, al ballo di fine anno al liceo, Macon ha pubblicamente umiliato Delilah affibbiandole un nomignolo odioso e impossibile da dimenticare. Lui sa esattamente dove colpire, come fare leva sulle sue debolezze, e Delilah lo odia con tutto il cuore. Fortuna ha voluto che, dopo quell’ultimo incontro disastroso, Macon abbia piantato Samantha e sia uscito dalla vita di Delilah una volta per tutte. Ma la fortuna. si sa, è una ruota che gira… A distanza di dieci anni, Delilah non si aspetterebbe mai di ricevere un messaggio dal suo nemico storico. Il messaggio, in effetti, non è indirizzato a lei, ma a sua sorella: Sam a quanto pare ha rubato l’orologio della defunta madre di Macon, ora diventato un bellissimo attore e star indiscussa di una nota serie TV, nonché scapolo milionario cacciato come una preda da ammiratrici senza scrupoli. Macon non sente ragioni: se non riavrà il prezioso cimelio, sporgerà denuncia alla polizia. E poiché Sam si è dileguata, tocca solo a Delilah risolvere la faccenda. Risarcire Macon è impensabile, così lei gli propone un accordo: lavorerà come sua assistente al posto di Sam per un anno, e in più diventerà la sua personal chef. Macon è intrigato. Delilah sembra essere rimasta la ragazzina pestifera di sempre, una compagnia tutt’altro che gradita, però la sua fama di chef è nota. E lui, reduce da un incidente, ha davvero bisogno di un supporto. Il patto, dunque, è sancito e la convivenza forzata ha inizio. Riusciranno i due acerrimi nemici del passato a deporre le armi e a conoscersi realmente, e lasciare che un sentimento nuovo e impossibile prenda il sopravvento? Forse ci riuscirebbero anche, se lo spettro di Samantha non aleggiasse su di loro. Lo spettro… e Sam in carne e ossa!
Ho ancora gli occhi a cuoricino, non so voi ma io questa lettura me la sono gustata dalla prima all’ultima pagina.
Partiamo dall’inizio. Il mio odio verso Macon ha subito preso una direzione verso l’alto fin dai primi capitoli e fino a che non ho capito chi fosse veramente e il perché del suo comportamento, avrei avuto voglia di entrare nelle pagine e schiaffeggiarlo forte.
Durante la lettura questo odio piano piano è scivolato via e ha lasciato il posto soltanto all’amore e al cuore in tumulto. Perché, diciamocelo, un Saints lo vorremmo tutte.
Passiamo ora a Delilah. Chi come me ha fatto il tifo per lei? Ho amato questa ragazza da subito, la sua forza, il suo essere dannatamente schietta, ma soprattutto il suo animo, buona e gentile, ma fiera come una leonessa.
Ho adorato, ma vi giuro, veramente adorato il modo in cui scrive l’autrice, le battute tra i due che si susseguono nel libro vi faranno venire le lacrime agli occhi e il modo di mescolare sesso e romanticismo vi faranno apprezzare la lettura ancora di più.
Ma torniamo a noi? Chi come me avrebbe volentieri ammazzato Sam? Seri istinti omicidi mi hanno accompagnato per quasi quattrocento pagine, e mi dispiace, ma nonostante tutta la buona volontà del mondo, è uno di quei personaggi che io farei fuori alla prima occasione.
Il libro scorre che è una meraviglia, ti ritrovi all’epilogo e non riesci a capire come ci sei arrivato, sai solo che ne vorresti ancora.
Se non l’avete ancora fatto… Correte a leggerlo!
Lascia un commento