Giada, figlia del più famoso imprenditore di Bari, scappa di casa e si rifugia a Santorini per fuggire dal futuro che i suoi genitori vogliono imporle. Ad attenderla ci sarà Electre, una delle sue migliori amiche, che l’aiuterà a riprendere in mano la sua vita. Cambierà identità per poter ripartire da zero lontana dai salotti per bene che nascondono solo ipocrisia e opportunismo.
Le cose sembrano andare finalmente per il verso giusto, fino a quando Giada non si troverà faccia a faccia con il suo capo, Kristòs Princekaris, che le farà perdere ogni inibizione.
Kristòs è un imprenditore di successo con un passato pesante alle spalle e che, ricevuto un invito per un importante evento ad Atene, inviterà Giada ad accompagnarlo. Quando tutte le barriere tra i due sembrano distrutte, Kristòs deciderà di ostacolare i sentimenti che Giada gli provoca e tenterà di schiacciarli arrivando al limite.
Almeno fino a quando il loro passato non busserà in modo prepotente alla porta.
Primo volume di una serie. Storia AgeGap con un pizzico di erotismo esplicito. Finale in sospeso. Per il reale finale, bisogna attendere il secondo volume.
Primo libro che leggo dell’autrice e ne sono rimasta letteralmente folgorata.
Dalla trama mi aspettavo il cuore che galoppa e il fiato corto, ma quello che veramente mi è piaciuto è l’intensità.
È tutto intenso, dal dolore all’amore, dall’eros alla dolcezza.
Giada e Kristòs sono i protagonisti di questa storia, ma non solo loro ne fanno da padroni, perché anche Electre e Athos hanno il loro perché e mi piacerebbe leggere di più di loro. Santorini fa da sfondo a queste storie d’amore, di passione e anche di dolore.
Giada e Kristòs hanno un passato torbido, lei scappata da Bari per fuggire alla “dittatura” dei genitori e lui con segreti pesanti e errori che lo hanno portato ad essere l’uomo che ci troviamo nel libro.
Giada, sin dall’inizio, mi è stata leggermente antipatica, come se nella vita tutto le fosse dovuto, le sue parole sono spesso taglienti, offende, risponde male e subito dopo si scusa come se fosse una bambina piccola. Certi comportamenti non li tollero e anche se sono arrivata alla fine e ho cercato in tutti i modi di capirla, per me resta ancora un grande vedremo… Diciamo che ho il secondo libro per cambiare opinione.
La storia tra i due non è lineare, anzi, dire turbolenta è dire poco, litigate, alti e bassi, urla e pianti, è come essere su una montagna russa emotiva che non si ferma mai.
Come andrà a finire? Non lo so ancora, l’autrice ci lascia con il fiato sospeso e non ci resta che aspettare…
Bella trama, a volte leggermente contorta, ma veramente carina e interessante!
Aspetto il prossimo e poi vi darò il giudizio finale.
Lascia un commento