Ultimo anno per gli (s)fortunati studenti della Domus Magna e la situazione è più calda che mai. Loris è alla resa dei conti, sia con l’università che con i sentimenti. Jennifer ha abbandonato ogni speranza di stare insieme a Tiago e ora insegue il suo sogno. Tiago, invece, si chiede quale sia, in fondo, il vero sogno. Camilla ha ancora tanti motivi per sopravvivere e sì, il professore è proprio uno di questi. Riccardo vuole proteggere chi ama a tutti i costi, e per farlo si spingerà oltre ogni suo limite. E infine, loro: Elia e Allegra. Trovarsi è stato facile, ma trovare se stessi è l’ultima grande sfida a cui dovranno far fronte. Tra scelte difficili, balli in maschera e gite fuori porta, quest’anno sarà quello decisivo, ma solo uno di loro, alla fine, riuscirà a prendere la laurea. Sarà comunque un finale da lode?
Terzo volume, terza puntata di una serie che mi incanta.
Soliti amici, solito posto, la Domus con tante storie da scoprire, altre in evoluzione, altre ancora da definire.
Un appuntamento fisso il mio, con questa uscita, Micol aveva ancora cose da dire e noi tante cose da voler leggere.
E’ un ritrovarsi fra amici, quattro chiacchiere, storie d’amore da raccontare, pettegolezzi all’ordine del giorno, lauree attese, viaggi, amori, amicizie, sessualità… tutto e non solo in queste pagine che odorano di vita vissuta.
Loris e Riccardo, Allegra e Elia, Jenny e Tiago, e ancora Camilla.
Avremo situazioni che parleranno di bullismo, disabilità, omosessualità, temi forti da affrontare, ma quel gruppo così assortito di amici sarà capace di girare il mondo in tandem e viaggiare con la sola forza del sorriso.
Mi sono ritrovata a casa, seduta a prendere un bel tè e a chiacchierare del più e del meno con i personaggi.
Sarà questo l’addio definitivo alla Domus o semplicemente un arrivederci?
A me già mancano questi ragazzi e vorrei proprio una cena di ben-ritrovati con loro.
Ogni libro ha donato quel qualcosa in più, dalle parole non dette, ad altre urlate a squarciagola, gesti e mimiche da capire, emozioni e sentimenti perennemente contrastanti, testa e cuore in subbuglio, amicizie vissute, altre lasciate al caso, una terra neutra dove vecchi rancori lasciano spazio ad una dove le amicizie sono capaci di resistere a tempo e spazio.
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