È la Vigilia di Natale e, come ogni anno, Gaia è attesa a casa di sua sorella per celebrare la festa più magica dell’anno. Peccato che lei odi quella tradizione di famiglia, e preferirebbe trascorrere la serata a mollo nella vasca da bagno con un bicchiere di vino in mano, al riparo dai capricci dei nipotini e dalle continue lamentele della sorella.
Quando realizza di essere rimasta chiusa dentro il grattacielo in cui lavora come assicuratrice, Gaia pensa che il destino sia venuto in suo soccorso, soprattutto quando scopre di non essere l’unica stacanovista che dovrà passare la Vigilia di Natale chiusa in quella prigione di vetro e cemento.
Alessandro, un giovane collega da poco trasferitosi da Londra, sembra avere molte cose in comune con lei, prima fra tutte l’allergia alle festività natalizie.
Tra un cenone improvvisato, vendette contro colleghi antipatici e una visita inaspettata, i due riscoprono insieme l’incanto della Vigilia, e chissà che nella sua lista dei regali Babbo Natale non abbia in serbo per loro qualcosa di speciale…
L’allegria e il brio di questa autrice in confezione natalizia.
Una veste ironica, frizzante e piena di allegria per un libro da divorare, pagina dopo pagina.
Poche pagine, scorrevolissime che racchiudono lo spirito natalizio.
Ho già detto che l’ho amato?
Ecco l’ho amato e ho vissuto con i protagonisti l’attesa del Natale.
In un sola frase: scalda il cuore!
Due protagonisti che in un modo o in un altro non festeggiano o hanno “dimenticato” cosa vuol dire Natale.
Rimasti chiusi nel palazzo iniziano a confidarsi ed entrano in sintonia.
Un palazzo tutto per loro, una Vigilia con gli snack del distributore e qualche ricordo nel cuore.
Un racconto veloce, due protagonisti che li puoi solo amare, anzi vorresti proprio sapere come procedono come coppia.
Io stra-amo le novelle natalizie.
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