‘’Lascia che i tuoi sogni siamo più grandi delle tue paure’’
Direttamente dalle foreste di pini in Svizzera arriva…
Quanto profondamente riteniamo di conoscere la persona che amiamo?
Sappiamo tutto di lei oppure ci ha nascosto i segreti più profondi, quelli che le oscurano l’anima?
Dopo dieci anni di matrimonio, Lara Köhler pensava di conoscere l’uomo della sua vita, o forse si sbagliava…
È arrivata l’ora di scoprire il vero volto che si nasconde dietro al marito perfetto.
Carmen Weiz torna con una nuova storia sconvolgente che tratta di un argomento di cui pochi hanno il coraggio di parlare.
I maltrattamenti dell’anima. Una vicenda coinvolgente, che fa riflettere sull’importanza delle scelte e sul processo che accompagna l’essere umano a compierle; sull’impossibilità di dimenticare il male e il modo in cui cambia la psicologia umana dopo i traumi.
Che ne sarà dei peccatori? Inferno o paradiso?
Unique, una storia di amore e speranza, laddove nessuno crede possano esistere ancora.
Primo volume autoconclusivo della serie Swiss Legends.
Contiene alcune descrizioni intense, consigliato ad un pubblico adulto.
Porca miseria!!
Si può iniziare una recensione così? Non lo so, e non mi interessa perchè penso che la mia esclamazione renda perfettamente ciò che penso.
Ho già letto la Weiz, e ora posso assicurarvi che è una certezza. Avete presente quando avete bisogno di leggere qualcosa di bello, scritto bene e che coinvolga ogni vostro senso? Beh, adesso posso dirvi che lei è l’autrice giusta.
Che sia il semplice romance, o come in questo caso un meraviglioso thriller psicologico, lei è l’autrice su cui, in un momento di bisogno, potete fare affidamento.
Non so se sia per il modo che ha di scrivere o per l’originalità e la bellezza delle sue storie, ma riesce a stregare il lettore.
Partiamo dal modo che ha di descrivere l’ambientazione, in questo caso la foresta di pini in Svizzera, sapete durante la lettura quante volte ho sentito nelll’aria l’odore di terra umida, di pece e di muschio? Sapete quante volte nella mia testa scorrevano nitide le immagini di un luogo che non ho mai visitato?
Mi sono sentita parte di quel posto per tutta la durata del libro, mi sono sentita a casa, ho immaginato con gli occhi della mente ogni colore, ogni suono e ogni sfumatura che l’autrice ci ha raccontato.
Solo per questo direi che il libro merita di essere letto e vissuto.
Passiamo ora alla trama. Essendo principalmente un thriller, sin dall’inizio c’è quell’alone di mistero che avvolge le pagine e sin dall’inizio il lettore inizia le sue congetture, che vengono poi irrimediabilmente spazzate via dall’autrice stessa, demolendo i bellissimi castelli di carta che il lettore si era fatto nella sua testa.
Essendo un thriller, quello che mi aspetto è proprio questo… L’immaginare il chi, il come e il perchè, e in questo la Weiz è stata magistrale, non solo per i picchi di adrenalina che suscita, ma anche per il modo che ha di portarti verso una direzione per poi farti cambiare strada un attimo dopo.
Questo libro però non è solo suspense e adrenalina, è anche amore. Un amore viscerale e prepotente che lega i due protagonisti sin dal primo sguardo. Un amore difficile da raggiungere e pieno di macchinazioni esterne, ma comunque un amore che merita il lieto fine e la felicità.
Ho divorato il libro pagina dopo pagina senza mai staccare gli occhi, la mia mente e il mio cuore volevano sapere. Ed ora… non mi resta che leggere il secondo volume della serie…
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