TITOLO: La parte sinistra
AUTORE: Laura Vegliamore
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Romance contemporaneo
FORMATO: Ebook (2,99, offerta lancio 2,69) – Cartaceo (15,90)
*Il romanzo è lo spin off di Novembre (Words Edizioni, 2020) e contiene un capitolo extra che ha per protagonista il personaggio di Mauro, padre dei gemelli Adriano e Leonardo. Può essere letto in maniera indipendente dal primo romanzo, ma si consiglia comunque la lettura di entrambi per una migliore comprensione della storia.
RELEASE DATE: 13.05.2022
DISPONIBILE SU AMAZON E CON KINDLE UNLIMITED
A BREVE IN TUTTE LE LIBRERIE
Forse già ti amavo e non me ne rendevo conto.
Magari ti amavo da tutta la vita, dovevo solo incontrarti.
Uno scambio di persona fa incontrare Leonardo e Nina. Un fraintendimento, un’istintiva rabbia, poi un’inaspettata connessione. E dalla mente di Leonardo, Nina non riesce proprio andare via. È così che inizia il loro rapporto, che si regge su una superficie precaria, al di sotto della quale fluttuano omissioni e dolori, cuori che battono forse più forte di quello che vorrebbero. Senza comunque riuscire a smettere di farlo. È un racconto di frammenti di vite, quello che ci propone Laura Vegliamore in questo “La parte sinistra”, che arriva cronologicamente dopo “Novembre”, ma è qualcosa di completamente diverso, di nuovo. Perché, in fondo, Leonardo e suo fratello Adriano sono gemelli, sì, ma completamente diversi nell’animo.
Qui troviamo un Leonardo che ama e che ha paura, che soffre e gioisce, che vuole andare avanti, liberandosi di ciò che lo tiene ancorato al rancore e alla rabbia. E Nina, che avanti c’è già, che è cresciuta per forza. Qualcosa di puro, qualcosa di estremamente delicato li unisce. E il pericolo che proprio la paura di farlo crollare possa alla fine mandarlo in frantumi, aleggia sulle teste di entrambi.
“La parte sinistra” è strutturato per accompagnare il lettore per mano nella vita di persone complicate e semplici allo stesso tempo, vere e mai finte sia nel bene che soprattutto nei momenti di difficoltà.
«Tu l’hai indovinato subito, Leonardo. E io, che sono una bambina romantica che non impara mai, ci ho visto dentro chissà cosa… e ti ho sentito mio. Soltanto mio. In un modo così terrificante e bello da farmi mancare il respiro per un attimo. Eri già mio dopo così poco. Forse già ti amavo e non me ne rendevo conto. Magari ti amavo da tutta la vita, dovevo solo incontrarti.»
Ma porca puttana. Penso di svenire a breve. Troppo, tutto insieme, io non lo reggo.
Ci guardiamo per un istante lunghissimo, ci scambiamo miliardi di parole, infinitesimali pezzi d’anima. Quanto ti amo, Nina.
«Quando ci vediamo?»
Subito, Nina. Vengo a prenderti, a toccarti, a baciarti. Vengo lì e ti spoglio, ti stringo, ti lecco, ti scavo dentro, ti lascio scoppiarmi addosso. Cazzo, Nina, ho un bisogno di averti che non pensavo, non avrei immaginato.
Sento le sue mani tra i capelli, sul viso. Il sapore di Nina misto a quello dolciastro della crema che mi ha spalmato poco fa.
Ci baciamo e siamo nati solo per questo, e nient’altro. E la sera non esiste, il fastidio al ginocchio si spegne, il mondo si accende e diventa solo Nina, solo lei e noi e basta.
«Volevo baciarti da tanto tempo» dice poi, con la fronte poggiata sulla mia. E sono piegato su di lei, che è più bassa e più piccola. Che sembrava così fragile e invece mi tiene stretto a lei così forte che vorrei sparirle dentro.
Le scosto i capelli dalla fronte, appiccicosi di crema, ormai sparsa ovunque. Profumiamo di torta e desiderio, la faccia mi brucia, proprio sotto le sue dita, ma non me ne frega niente.
«Anch’io» sussurro, senza voce e senza difese. Ed è vero, porca puttana.
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