Segnalazione d’uscita “RunAway” di Jo Rebel

Titolo: RunAway 

Autore: Jo Rebel

Editore: Self-publishing

Genere: romance / romantic suspense

Uscita 4 novembre 2021

PAGINE: 292

Ebook: euro 2,99

Cartaceo, copertina flessibile: euro 12,00 

Link pre-order su Amazon Store: https://www.amazon.it/dp/B09K5LJ17M 

 

Solo una persona può farti brillare gli occhi, quella cui appartiene

il tuo cuore, la tua anima e ogni parte di te

 

Jay Mitchell è inquieto, enigmatico e seducente. Ha una vita disordinata quasi quanto i suoi capelli e nel suo passato si cela l’ombra di un dolore che si è riversato in frasi scritte con l’inchiostro sulla pelle. Condivide un appartamento con i propri demoni e con il suo migliore amico Matty, e da quando ha interrotto gli studi si mantiene facendo consegne illegali per un gruppo di bikers. Leia Bowman è il suo opposto. Solare, tranquilla, frequenta l’università e ha una famiglia facoltosa alle spalle. L’ultima cosa che desidera in questo momento è qualcuno in grado di farle perdere la testa perché anche Leia nasconde una ferita che in parte ha minato il suo cammino. Così, quando decide di passare l’inizio dell’estate a Sedona con Cristal, una ragazza tutto pepe conosciuta al campus, non può certo immaginare che, proprio tra le rocce rosse dell’Arizona, incontrerà chi è destinato a mettere in discussione ogni sua certezza.

Jay e Leia sono l’oscurità e la luce.

All’apparenza non hanno nulla in comune, ma dal momento in cui le loro strade s’incrociano il domani di entrambi è destinato a cambiare.

Insieme diventano caos e passione.

Impareranno che ciò che è stato non può decidere il futuro e quando il destino chiama si deve avere il coraggio di rispondere. Perché scegliendo di vivere appieno si ha il potere di definire la propria ascesa, senza rimpianti, oppure la propria caduta, carica di rimorsi.

 

La desidero come non ho mai desiderato nulla prima dora, so che potrei averla, lo leggo nelle occhiate furtive che mi lancia quando è convinta che io stia guardando altrove. Ma so anche che la distruggerei, oppure distruggerei me stesso nel tentativo di non farlo.

Leia è una pura di cuore, io ho un demone dentro che se lè mangiato, il mio cuore.

 

CURIOSITÀ

Il romanzo è ambientato in Arizona, più precisamente a Sedona, nota nel mondo soprattutto per la bellezza delle rocce rosse che la circondano, per la vivace scena artistica, e per essere stata, nel periodo d’oro del cinema western, set di parecchi film con protagonisti del calibro di John Wayne, Robert Mitchum e Joan Crawford. 

 

Sono una grande fan di Star Wars, per questo motivo ho voluto chiamare la protagonista femminile Leia, come la principessa Organa (il nome riprende la versione originale di libri, film e fumetti), sorella gemella di Luke Skywalker e a livello filmico interpretata da Carrie Fisher.

 

“RunAway” inizia raccontando una perdita. Si dice che in ogni libro ci sia almeno un pezzetto dell’autore, in questo caso, per quanto mi riguarda, il pezzetto è questo. A vent’anni ho perso una persona importante a causa di un incidente, e parte del dolore che ho vissuto l’ho riversata nelle pagine dedicate a Jay. È stato per me un modo per ricordare chi mi la lasciata per sempre, e per metabolizzare ancora di più uno strappo che comunque non potrà mai essere ricucito. 

 

Nel romanzo, soprattutto dalla metà in poi, è presente un club di motociclisti, di cui volontariamente non faccio mai il nome. Ho pertanto inserito un’appendice in cui viene spiegato, a sommi capi, cosa sia un club MC e quali siano le cariche principali che compongono un chapter.

 

Il protagonista maschile si chiama Jay e fin dall’inizio, nella mia testa, il prestavolto scelto per rappresentarlo al meglio fisicamente è stato Christopher Mason, un viso pulito ma dall’aria sensuale e spesso inquieta.

 

La musica è molto presente nel romanzo, perciò nell’ebook ho inserito link a Youtube e Spotify per chi volesse ascoltare la colonna sonora di “RunAway” (playlist create appositamente).


Estratti

JAY
Cristal si mette a parlare con Niki dei bei tempi andati, mormorando qualcosa su quanto siano fighi i miei capelli adesso che li porto un po’ più lunghi e spettinati, quando sento un leggero colpo di tosse provenire dalla mia sinistra.

Abbasso lo sguardo e vedo una mano ben curata e tesa verso di me.

«Io invece sono Leia.»

La sua voce è bassa, quasi timida. Porto piano gli occhi un po’ più in alto, e quando incontro i suoi, noto che lo sguardo invece è fermo, deciso, tenace.

Alzo un sopracciglio. «Leia? Come la principessa?»

Sono un coglione. Peggio di Rex. Sento in modo distinto il rumore delle mie palle che cadono a terra.

Tra tutte le cose intelligenti che potevo dire, proprio il riferimento a Star Wars doveva uscire dalla mia stupida bocca? Sono sicuro che la maggior parte dei ragazzi idioti che ha frequentato nella sua vita, al primo incontro abbia avuto la stessa reazione. Mi prendo a pugni mentalmente, più volte.

Leia accenna un sorriso a labbra strette, chiaramente delusa.

«Già, mio padre era convinto che la forza scorresse potente nella nostra famiglia.»

Non riesco ad apprezzare appieno la battuta perché mi accorgo che la sua mano è ancora ferma a mezz’aria e allora gliela stringo, delicato e deciso al tempo stesso, tenendola ferma. Sento il calore che mi avvolge. Mi piace la sensazione della sua pelle a contatto con la mia. Mi piace tanto, e non va bene, ma non la lascio. Non riesco a farlo. Prendo un lungo respiro. Devo proferire qualcosa, devo uccidere l’imbarazzo che sento aumentare.

Potrei dirle il mio nome, per esempio, sarebbe un modo educato per continuare la conversazione, invece il mio cervello, che a quanto pare ha deciso di prendersi una pausa di riflessione senza avvisarmi, sceglie di connettersi su un’altra stronzata.

«Hai per caso un fratello di nome Luke?» 

Altri due pugni mentali. A questo punto temo di essere stato colto da un improvviso e disgustoso attacco di logorrea.

Cosa mi sta succedendo stasera? Qualcuno mi fermi, per favore. Io non sono così sfigato, giuro!

Appena torno in camera mi prendo a calci in culo da solo, prometto in silenzio a me stesso, mentre non riesco a staccare gli occhi dai suoi.

Alla fine noto il suo sorriso che si allarga, in modo inaspettato.

Dio, se l’avessi darei via un lingotto d’oro per conoscere cosa frulla nel cervello di questa ragazza.

«Figlia unica» risponde con un accenno di divertimento. «Inoltre, non vorrei anticipare le tue prossime domande e toglierti tutto lo spasso, ma preferisco dirti subito che i miei genitori non si chiamano Anakin e Padme.»

Si inumidisce il labbro inferiore e nella mia mente si forma un pensiero un po’ perverso che scaccio all’istante.

«Comunque immagino che anche tu abbia un nome, giusto? O preferisci essere ricordato nel tempo come “il fan numero uno di George Lucas”?»

Stringe un poco di più la sua mano nella mia e così mi ricordo che siamo nel mezzo di una festa, la mia ragazza è a pochi centimetri da me, e io mi sto comportando come un fottuto imbecille.

Mi schiarisco la voce e la lascio andare. Quel distacco mi provoca fastidio, e il solo ammetterlo a me stesso è un brutto segno.

Passo le dita tra i capelli, scompigliandoli ancora di più.

«Jay. Mi chiamo Jay» dico infine, e senza darle possibilità di aggiungere altro, mi volto e mi dirigo verso un gruppetto di vecchi amici dall’altra parte della stanza, riuscendo finalmente a respirare.


 

LEIA
Meno di venti minuti più tardi mi trovo nel comodo letto della stanza degli ospiti con gli occhi chiusi.

Nella mia mente, rivedo due incredibili occhi azzurro cielo e un corpo mezzo nudo. Fino a pochi mesi fa, se fossi stata single come lo sono ora, avrei di certo desiderato veder scivolare giù quell’asciugamano. Fino a pochi mesi fa ero una ragazza diversa, non ero stata destabilizzata e poi schiacciata.

Oggi non ragiono come facevo allora, il mio istinto di protezione non lo permette.

Prima di cadere in un sonno profondo c’è ancora il tempo perché una domanda si faccia strada nei miei pensieri confusi: un cuore torturato può azzardarsi a provare nuove emozioni rischiando di spezzarsi un’altra volta dopo che in parte ha smesso di esistere?

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