TITOLO: Ti lascio la mia vita
AUTORE: Simona Pugliese
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Narrativa generale
FORMATO: Ebook (2,99) – Cartaceo (15,90)
RELEASE DATE: 06.09.2021
DISPONIBILE SU AMAZON E CON KINDLE UNLIMITED
A BREVE IN TUTTE LE LIBRERIE
Cosa faresti se all’improvviso fossi costretta a vivere la vita di tua sorella?
Luna è uno spirito libero: si gode la vita con le sue due migliori amiche Beatrice e Valeria, è allergica agli impegni a lungo termine e a tutto quello che richiede responsabilità. Stella, sua sorella gemella, è l’esatto opposto: dolce con tutti, fa sempre la cosa giusta per non ferire nessuno. Luna e Stella all’apparenza sono profondamente diverse, eppure sarà proprio così?
L’esistenza di Luna è stravolta quando le viene consegnata una lettera con una particolare richiesta: Ti lascio la mia vita, prenditi cura di lei. E, all’improvviso, nulla sarà più lo stesso. Costretta a prendersi delle responsabilità e ad affrontare numerosi cambiamenti, Luna non si sente all’altezza del compito che le è stato affidato: dovrà badare a una casa che non è la sua e a un cane che non sopporta. Per fortuna, però, ad aiutarla ci sono le amiche di sempre e un bellissimo vicino affidabile e gentile. In questo nuovo scenario, riuscirà per una volta a mettere gli altri prima di se stessa?
BIOGRAFIA AUTRICE:
Classe 1987, una laurea magistrale in lingue e letterature moderne, Simona Pugliese è nata e vive a Catanzaro con la famiglia e tre distributori ambulanti di pelo e fusa. “Ti lascio la mia vita” è il suo romanzo d’esordio.
La tua vita può cambiare dalla sera alla mattina. Alcune volte ci mette un attimo a ribaltarsi, a passare dalla luce al buio e viceversa.
Un solo attimo.
Mentre tu ci metti un’eternità ad abituarti al cambiamento.
Vivi ogni giorno, mettendo in scena la tua vita, senza sapere che dietro le quinte qualcuno ha scritto per te il copione di un’esistenza alternativa.
«Non volevo disturbarti. Sarei venuto domani a salutarti, ma ho sentito i tuoi passi e ho pensato che forse anche tu non riuscissi a dormire.»
«Già.» Ha pensato bene.
«Lo sospettavo. Ecco perché ti ho portato una camomilla di benvenuto.» Da una tasca del pigiama tira fuori due bustine. Camomilla? Cos’ha contro l’alcol di benvenuto?
Non essere scortese, Luna. Ringrazialo e basta.
«Grazie.» Allungo una mano per prenderle.
«Ci sarebbe un’altra cosa…» aggiunge.
Lo guardo speranzosa: ora tira fuori qualcosa di alcolico da sotto quel pigiama?
«Tieni.» Dall’altra tasca tira fuori un perizoma. Merda! Forse non abbiamo raccolto proprio tutto dopo l’incidente di Beatrice con la valigia.
«Mi stava aspettando sul vialetto di casa.» Mi guarda divertito. «E visto che non è mio, ho pensato fosse tuo.»
«Io devo cambiare aria. Anche solo per un po’… Devo abituarmi all’idea che Stella non ci sia più, e non posso farlo qui dove tutto parla di lei.»
«Dove ci sono io, con una faccia identica alla sua.»
Si sposta di qualche centimetro per fare in modo che anch’io mi rifletta nello specchio e mi guarda dritto negli occhi.
«Le gemelle identiche più diverse che io abbia mai conosciuto.» Mi sorride e io ricambio, però in maniera meno convincente.
Mi libero dalla presa e torno a sedermi sullo sgabello.
Matteo continua a osservarmi attraverso lo specchio. «Se prima eri un mistero, da oggi sei una sorpresa» fa una breve pausa. «Ho bisogno di andare via per un po’, ma ti assicuro che la tua faccia non c’entra. Anzi, vorrei conoscerti meglio al mio ritorno, se me lo permetterai.»
Ha detto che rischia di innamorarsi sul serio di me, non che lo è già. Ecco cosa succede a diventare una sciocca donna romantica! Dopo gli uomini che ho conosciuto finora, chi mi aspettavo? Il signor Darcy? Be’, può Darcy!
Mi assicuro che Matteo e la ragazza entrino in casa prima di seguirli come un ninja.
Una parte di me, quella che forse ancora ragiona o che semplicemente non si vuole rassegnare, pensa che stia esagerando. Matteo è diverso da quelli che ho incontrato fino a questo momento e la ragazza potrebbe essere una sua amica. Magari una sua cara amica, visto l’abbraccio di poco fa.
Però l’altra parte di me, l’inguaribile pessimista, pensa che non lascerò questa casa. Non me ne andrò solo perché l’inquilino del piano di sotto mi ha fatto credere che tra noi potesse nascere qualcosa di speciale e poi, in realtà, si è scoperto che è il padre di Peppa Pig, cioè un porco.
LINK AL SITO WEB: https://www.wordsedizioni.it
Lascia un commento